Federico Bianchetti
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studentessa tar

Prendere un voto alto – anche se non il massimo - alla Maturità è il sogno di molti, ma per qualcuno evidentemente non è abbastanza. E' il caso di una studentessa friulana che – insoddisfatta del suo 90 su 100 all'esame di Stato – ha fatto ricorso direttamente al Tar.

Nel dettaglio, la ragazza lamenta ben cinque punti in meno di quelli che, a suo dire, le sarebbero spettati per lo svolgimento del colloquio orale. In seguito alla sentenza del Tar, la giovane – che ha frequentato un liceo scientifico - potrebbe addirittura essere chiamata a sostenere nuovamente la prova.

Tar dà ragione alla studentessa: la commissione deciderà se interrogarla

Stando al punto di vista della ragazza,

la sottocommissione l'avrebbe penalizzata di 5 punti. Nello specifico, si tratta di due punti per aver condotto una prova orale originale e personalizzata; un punto per la competenza nel discutere le prove scritte e infine altri due punti per i risultati particolarmente brillanti raggiunti durante il corso di studi in alcune discipline. In seguito al ricorso, la sottocommissione si era riunita una seconda volta per esaminare il caso, dando però alla fine ancora una volta parere negativo. A quel punto il giudice ha dato ragione alla studentessa affermando che la candidata ha pieno diritto ad ottenere quel punteggio, visti i risultati ottenuti a scuola specialmente nelle materie di indirizzo, matematica e fisica. Adesso la sottocommissione deciderà se interrogare nuovamente la studentessa o assegnarle il punteggio d'ufficio. 

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