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Studente scrive manifesto sessista a scuolaIn una scuola superiore di Torre Annunziata, città metropolitana di Napoli, un cartellone contro la violenza sulle donne è stato sostituito da un foglio con una scritta offensiva, degradante e sessista, rivolta proprio ai danni delle donne.

Fonte foto: Contro Copertina

Un episodio che si fa ancora più inquietante alla luce dell’ennesimo caso di femminicidio che ha spezzato la vita di Giulia Cecchettin, la 22enne che va ad aggiungersi alla lista di oltre cento omicidi di donne da inizio 2023.

Manifesto sessista a scuola

Una frase offensiva che ha subito attirato l’attenzione all’interno della scuola superiore di Torre Annunziata. Non tutte sono t**ie, ma tutte le t**ie sono donne. È questo quel che recita il foglio a quadretti apparso nei corridoi dell’istituto. Come riporta ‘Contro Copertina’, il manifesto sessista è stato subito rimosso per poi essere segnalato in presidenza. Da qui la bufera. La dirigente ha prontamente reagito alla situazione. Dopo aver condannato con fermezza l'accaduto, ha convocato un consiglio d'istituto straordinario per prendere di petto il problema. L'autore del gesto si è poi autodenunciato, forse perché consapevole di essere stato ripreso dalle telecamere.

L’accaduto risale alla giornata di mercoledì mattina. In quegli stessi giorni, all’interno della scuola si stava cercando di portare avanti una serie di iniziative volte a sensibilizzare gli studenti sulla tematica della parità di genere e, in particolar modo, sul dramma della violenza contro le donne. Alunni e alunne avevano quindi scritto e affisso alle pareti alcuni messaggi contro l’odio indirizzato alle donne. Tra questi ce n’è stato uno in particolare che sembra aver attirato l’ira di uno studente: Non tutti gli uomini sono stupratori, ma tutti gli stupratori sono uomini. Ed è stato questo il pretesto per togliere il manifesto e rimpiazzarlo con il foglio in questione, con tanto di cartellina trasparente a protezione dell’ignobile nuova versione: “Non tutte sono t**ie, ma tutte le t**ie sono donne”. E sotto, tra parentesi: “Ragionamento base di una rappresentante”.