
Il conflitto russo-ucraino continua a tenere in banco in Europa e non solo. Un evento di portata epocale che non può non essere discusso anche tra i banchi di scuola. Infatti, stando al recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net, più di 8 studenti su 10 confermano di aver dibattuto in classe con i propri insegnanti circa gli sviluppi del conflitto e una sua possibile estensione.
E a proposito di questo, stanno facendo molto discutere le parole di una docente di russo di un istituto di Padova. Stando a quanto riportato dal Corriere del Veneto, la docente, mentre parlava nei corridoi con dei colleghi, si sarebbe infatti schierata a favore del dispiegamento dei missili russi sostenendo che “è comprensibile che il Presidente Putin li abbia lanciati, quando la pazienza finisce finisce”.
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Il limite oltre la pazienza
Una frase shock colta da alcuni studenti che hanno poi chiesto spiegazioni alla docente durante la lezione. Sembrerebbe infatti che la docente abbia sostenuto con convinzione la causa russa, giustificando l'uso dei missili su obbiettivi strategici e su zone inabitate. E all'obiezione di alcuni studenti che le hanno fatto notare come, a prescindere dalle ragioni, una guerra causa morte e sofferenza, la prof ha risposto che “c'è un limite oltre il quale la pazienza finisce”. A ricostruire l'accaduto è una fonte del Corriere del Veneto, una cittadina ucraina e naturalizzata italiana, che per prima ha denunciato l'accaduto.
Ma la versione del preside è diversa
Ma la versione del preside dell'istituto smentisce quanto riportato dalla fonte. Secondo il dirigente scolastico infatti, la docente stava parlando con dei colleghi in corridoio. E i ragazzi hanno sì colto le parole della docente, ma chiesto spiegazioni ad un'altra sua collega. Stando alle dichiarazioni del preside quindi gli studenti si sarebbero confrontati non con la docente, ma con una sua collega: “La docente ha risposto che si tratta di posizioni personali e ognuno di noi è libero di pensarla come ritiene più opportuno e l'episodio si è chiuso così”.