
Il misfatto è avvenuto mentre l’aula era incustodita, ma una volta scoperto, il ragazzo avrebbe anche tirato un pugno alla docente che gli stava chiedendo spiegazioni.
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Sospeso fino a giugno studente che ha disegnato una svastica sulla cattedra
L’episodio sarebbe in realtà accaduto il 18 ottobre, ma la notizia è trapelata soltanto in queste ore, dopo la diffusione di un comunicato di sostegno arrivato alla docente dall'istituto, riporta il Corriere: "Talvolta siamo costretti a vivere eventi estranei dal contesto a cui vorremmo appartenere, che non riproducono il nostro sistema di valori, riguardo ai quali le nostre energie vogliono incidere al fine di generare un profondo reciproco rispetto nelle relazioni interpersonali. Tali episodi non rispecchiano i valori della comunità che li subisce e rispetto ai quali la stessa manifesta profondo sdegno", scrivono i professori commentando l'evento di qualche settimana fa.All’inizio dell’ora di educazione civica, lo studente ha scolpito una svastica sulla cattedra, e, in seguito alla richiesta della docente di identificare l’autore del gesto, la classe non ha avuto esitazioni nell’indicare il responsabile che, vistosi non appoggiato dai compagni, ha avuto una reazione aggressiva e ha colpito quindi l’insegnante: “Non si capisce bene se accidentalmente o volontariamente – spiega il dirigente a Varese News – spintonando i compagni per uscire dall’aula, ha sferrato un pugno in volto alla professoressa che ha riportato una tumefazione sotto l’occhio.”
Il preside conferma quindi il sostegno totale all’insegnante e condanna categoricamente ogni azione del giovane: “Da parte della scuola tutta c’è stata un’immediata azione di condanna. Soprattutto, abbiamo ribadito l’importanza di garantire sicurezza e rispetto all’interno della nostra comunità.” E proprio per ribadire questi concetti, il dirigente ha deciso di parlare con gli studenti dell’istituto in merito a quanto accaduto: “Ho radunato tutti i ragazzi in giardino e ho parlato loro di quanto sia importante crescere garantendo, ciascuno nel proprio ruolo, il clima sereno di collaborazione collettiva. La reazione degli studenti è stata positiva. Alcuni sono venuti a parlare in privato manifestando la solidarietà alla scuola e alla docente”.
Il preside ha sottolineato che la reazione della scuola è stata compatta e si è mossa subito in difesa della docente ma soprattutto della serenità dell’intera comunità scolastica, nonostante il dirigente stesso abbia ammesso che non tutti gli studenti lavorano in un ambiente tranquillo: “Mentre gli studenti del triennio sono consapevoli e rispettosi, a volte nel primo biennio si riscontrano alcuni problemi. Sono soprattutto ragazzi fragili e irrequieti, facili alle intemperanze. Devo spesso convocare i genitori che manifestano identico disagio nel gestire i figli: spesso devo difenderli dall’aggressività di questi giovanissimi. La nostra scuola, però, investe molto sull’educazione dei ragazzi nel rispetto degli altri e di ogni diversità”.