Matteo Bortone
Autore
spray al peperoncino scuola

Lo spray al peperoncino torna a creare il caos in un liceo di Pescara, nello stesso istituto già finito sulle prime pagine per un episodio analogo accaduto solo poche settimane fa. Questa volta, l'allarme è scattato intorno alle 10.45 del mattino, quando una collaboratrice della scuola ha avvertito gli effetti della sostanza urticante.

La presidenza non ha perso tempo e ha subito deciso per l'evacuazione totale, inviando una comunicazione alle famiglie, in cui si leggeva: “A causa della presenza all’interno dell’istituto di un leggerissimo odore di spray al peperoncino, a scopo cautelativo la presidenza ha deciso di evacuare alle ore 11.30 gli studenti dall’istituto per fare ritorno presso le proprie abitazioni”. 

Il gesto ha anche messo in moto la macchina dei soccorsi, con l’intervento sul posto di Vigili del fuoco, 118 e dei Carabinieri, per garantire la sicurezza di tutti e per fare i necessari accertamenti. La situazione, per fortuna, è apparsa meno grave rispetto alla volta precedente.

Indice

  1. Non è la prima volta: i casi precedenti
  2. Responsabili colti sul fatto
  3. Una tendenza pericolosa

Non è la prima volta: i casi precedenti

Come abbiamo detto, non è la prima volta che in questo liceo qualcuno utilizza lo spray al peperoncino. L’allarme era già suonato il 16 ottobre: in quel caso, una sostanza irritante aveva provocato malori diffusi, tanto da far scattare il protocollo per le maxi emergenze, costringendo l'istituto a restare chiuso per diversi giorni.

Non solo. Il 6 novembre scorso un altro liceo della città aveva vissuto un'esperienza quasi identica. Con lo spray al peperoncino che, anche lì, aveva causato sintomi spiacevoli tra studenti, docenti e personale. Soprattutto tosse, bruciore agli occhi e lacrimazione intensa

L'edificio era stato immediatamente evacuato, con l'intervento del 118, dei Vigili del fuoco con il nucleo Nbcr, e della Polizia. In quell'occasione, alcuni studenti erano stati medicati sul posto, mentre altri erano stati accompagnati in Pronto soccorso. 

Responsabili colti sul fatto

La buona notizia, nel caso più recente, è arrivata direttamente dalla dirigente scolastica, che ha annunciato che i colpevoli del gesto compiuto il 2 dicembre sono stati trovati immediatamente. La preside ha raccontato: “Abbiamo colto sul fatto i responsabili. Questa volta si tratta di una bravata”. E aggiunge: “Li abbiamo individuati subito, così come l’arma del delitto”.

Secondo le prime informazioni trapelate, si tratterebbe di un gesto sconsiderato di due studenti, entrambi minori di 14 anni: uno avrebbe portato lo spray urticante a scuola e l'altro lo avrebbe poi spruzzato nell'ambiente.

Nonostante la natura del gesto, la scuola sta comunque valutando i provvedimenti disciplinari da adottare. La dirigente ha voluto sottolineare che l'evacuazione, avvenuta alle 11.30, è stata fatta solo a scopo cautelativo, dato che l'odore della sostanza urticante era fortunatamente svanito poco dopo la segnalazione.

Una tendenza pericolosa

Gli ultimi episodi avvenuti a Pescara rientrano in una tendenza pericolosa che sta mettendo a dura prova le scuole italiane. Nella lista dei casi di spray al peperoncino ricordiamo quello che è successo all'istituto Einaudi di Ferrara, dove è stato necessario il trasferimento di ventidue studenti in ospedale. 

Ma l'elenco delle strutture interessate si allunga di giorno in giorno. Prima di Ferrara, casi simili sono stati registrati in diverse città: a Milano, cinque studenti sono rimasti intossicati dopo che la sostanza è stata spruzzata in un istituto superiore. Gesti analoghi si sono verificati in provincia di Verona, in una scuola media di Roma e in un istituto superiore di Ancona.

L'episodio più grave però, per quanto riguarda le conseguenze immediate, è avvenuto a Bergamo, dove la "bravata" è andata avanti addirittura due giorni, causando il ricovero di quattro studenti in ospedale.

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