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mensa scuolaLa politica consiste anche nell'impattare sulla vita pubblica e sui servizi destinati alle persone. Questo vale soprattutto nei piccoli centri dove, molto spesso, i servizi vengono limitati o sono addirittura assenti.
A Petralia Soprana, piccolo comune di Palermo, il Consiglio comunale si è reso protagonista di un gesto esemplare.

Il Sindaco Pietro Macaluso, la sua giunta - e tutti i membri del Consiglio Comunale presieduto da Laura Sabatino - hanno deciso di dimezzare le proprie indennità per garantire il servizio di mensa scolastica nell’Istituto comprensivo del paese. Una libera scelta presa dai consiglieri e assessori per salvaguardare le tasche delle famiglie in un momento particolarmente difficile per l'economia italiana.

Un aiuto per le famiglie

La mensa per i 200 alunni dell’Istituto comprensivo ha un costo annuo di 114mila euro: il contributo degli amministratori ammonta a circa 20mila euro. Come leggiamo sul portale 'OrizzonteScuola', il Sindaco Macaluso ha spiegato che il bilancio del Comune è in negativo: motivo per cui il costo della mensa sarebbe gravato interamente sulle famiglie. D'altra parte, la mancanza dei fondi avrebbe impedito l'indizione di una gara di appalto per il servizio mensa. Da qui l'idea della giunta di correre ai ripari, escludendo dal principio l'idea di far pagare la quota interamente ai genitori, e dimezzandosi lo stipendio. Grazie a questa iniziativa ogni famiglia contribuirà solo per metà del servizio (poco più di due euro), mentre l'altra parte sarà finanziata dal Comune: quello dell'amministrazione di Petralia Soprana è un buon esempio di cura della 'cosa pubblica'.