Scudetto Napoli, i bambini scrivono al preside: "Possiamo venire a scuola con i capelli azzurri?"

"Gentile Preside, il giorno 5 maggio, la classe II Ap chiede di poter venire a scuola con i capelli azzurri per festeggiare lo Scudetto tanto atteso del Napoli, inoltre la classe chiede l'uscita anticipata come regalo da parte vostra.

Confidiamo nel vostro buon cuore".

Questo il messaggio che si legge in una lettera scritta dai bambini della seconda elementare dell'Istituto Comprensivo Statale "61 Sauro-Errico-Pascoli" di Napoli e indirizzata al preside.

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La lettera per il preside

Manca sempre meno a Napoli per dare il via ai festeggiamenti per la conquista del terzo scudetto e a volersi unire a quest'ultimi sono anche gli alunni della seconda elementare dell'Istituto Comprensivo Statale "61 Sauro-Errico-Pascoli".

Proprio loro si sono rivolti al preside chiedendogli in una letterina di poter recarsi a scuola con i capelli azzurri. Così come ha detto il dirigente scolastico dell'istituto Piero De Luca a 'Fanpage.it':"Sono stati veramente troppo carini. Tutta la classe è venuta stamattina da me in delegazione, portando questa letterina come in 'Natale in casa Cupiello'".

Nella celebre commedia scritta da Eduardo De Filippo, infatti, i protagonisti travestiti da Re Magi improvvisano una sorta di processione per portare i doni a Concetta, moglie di Lucariello/Eduardo.

La risposta del preside

Il dirigente scolastico, grande tifoso del Napoli, ha detto a 'Fanpage.it' di aver accolto la richiesta:"Come potevo dire di no. Anche perché volevo essere io ad andare a scuola con i capelli colorati di azzurro. Magari, chissà, si potrebbe estendere l'idea anche a tutta la scuola. Ovviamente col consenso dei genitori".

In merito all'uscita anticipata però il preside è stato più cauto:"Ho risposto che dobbiamo prima capire quale sarà l'eventuale piano traffico, anche perché la nostra scuola è molto vicina all'aeroporto dove dovrebbe atterrare la squadra del Napoli di ritorno da Udine. Non sappiamo ancora se ci saranno orari particolari di entrata e di uscita".

Paolo Di Falco