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Scuola 2021/22: In migliaia di istituti ci saranno classi fino a 40 alunni

Le classi pollaio sono un annoso problema che nella scuola italiana serpeggia da anni, ma in questo periodo pandemico i numeri elevati di studenti costretti in aule troppo piccole iniziano a farsi sentire più del solito.

Infatti, da quanto riportato da TuttoScuola, in duemila scuole, quasi 400 mila studenti studiano in aule sovraffollate; sono quasi 14mila le classi gremite fino a 40 alunni. Inoltre, nonostante questo sia il secondo anno scolastico in cui si iniziano le lezioni in uno stato d’emergenza, nulla è stato fatto per evitare il sovraffollamento nelle aule. Ma scopriamone di più.

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Come vengono formate le classi a scuola?

Per capire meglio il problema delle classi sovraffollate è bene fare un passo indietro e chiedersi: come si formano le classi delle scuole, dalla primaria fino alla secondaria di secondo grado? Ebbene, la procedura per la formazione delle classi del primo anno è la seguente: le scuole inviano i loro dati agli uffici territoriali e provinciali con un’ipotesi di formazione delle classi. Questa ipotesi, è basata sulla normativa nazionale DPR 81 del 2009 emanata dall’ex ministra dell'Istruzione Gelmini, e se non viene rispettato questo parametro nazionale, l’ATP (Ambiti Territoriali delle Province,ndr) non autorizza le classi. Nello specifico, le classi per partire devono essere formate nel seguente modo:
  • Le sezioni di scuola dell'infanzia sono costituite, di norma, con un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore a 26;
  • le classi di scuola primaria sono di norma costituite con un numero di alunni non inferiore a 15 e non superiore a 26, elevabile fino a 27 qualora residuino resti;
  • le classi prime delle scuole secondarie di I grado e delle relative sezioni staccate sono costituite, di norma, con non meno di 18 e non più' di 27 alunni, elevabili fino a 28 qualora residuino eventuali resti;
  • Le classi del primo anno di corso degli istituti e scuole di istruzione secondaria di II grado sono costituite, di norma, con non meno di 27 allievi. A tal fine la previsione del numero delle classi del primo anno di corso in funzione nell'anno scolastico successivo deve essere formulata dividendo per 27 il numero complessivo di alunni iscritti nell'istituto o scuola. Gli eventuali resti della costituzione di classi con 27 alunni sono distribuiti tra le classi dello stesso istituto, sede coordinata e sezione staccata o aggregata, qualora non sia possibile trasferire in istituti viciniori dello stesso ordine e tipo le domande eccedenti, e senza superare, comunque, il numero di 30 studenti per classe.
  • Sovraffollamento nelle classi a.s. 2021/2022

    Sono circa 382mila gli alunni e quasi 25mila i loro insegnanti che nell’anno della pandemia sono stati assegnati nelle 13.761 classi con più di 26 studenti dei diversi ordini di scuola. Alcune hanno numeri elevatissimi: tra prime e seconde classi uniche delle superiori, nel 2020-21 sono state formate 13 classi con addirittura 40 studenti e 75 classi con un numero di studenti compreso tra 31 e 39. Con particolare focus sulle scuole superiori di secondo grado, TuttoScuola afferma che sono i licei scientifici ad avere il maggior numero di classi con non meno di 27 studenti: le classi oltre il limite sono state infatti 3.899, pari al 13% delle 29.295 classi del settore. Seguono i licei classici, in termini di incidenza percentuale: il 9,4% delle 12.275 classi funzionanti e 1.206 classi sono oltre il limite. In valori assoluti negli istituti tecnici le classi con non meno di 27 studenti erano nell’a.s. 2020-21 2.919, pari al 7,1% delle 41.007 classi di questo settore, quasi appaiati dagli ex Istituti magistrali con il 6,9%. Gli istituti professionali, invece, presentano un numero relativamente ridotto di classi (955) con il limite superiore ai 26 alunni (3,9% delle 24.311 classi funzionanti).

    Le classi pollaio: cosa dice il ministro dell’Istruzione?

    Nonostante la pandemia, nell’anno scolastico 2021/2022 non è stata prevista nessuna deroga da applicare alla formazione delle classi, nonostante un forte impegno al ritorno in classe in presenza al 100%. Tuttavia il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto nel merito della questione durante l’intervista di qualche settimana fa a Rai Radio 1, affermando che: “abbiamo una statistica precisissima: le classi in sovraffollamento, con oltre 27 alunni, come dice la legge, sono il 2,9%, concentrate nelle scuole tecniche delle grandi periferie urbane. Su questo abbiamo dato moltissime risorse: 400 milioni sul tema della riapertura e il parametro principale è proprio il l’affollamento delle classi, abbiamo dato 22,5 milioni mirati sulle classe affollate e 270 milioni agli enti locali proprio per nuove classi e nuovi spazi”.