
Da Viale Trastevere, però, l'allarme non è così sentito: il Ministro Bianchi si dice più preoccupato delle aule in cui gli studenti sono pochi e si riscontrano difficoltà ad attivare le prime classi. Intanto, secondo il report di Cittadinanzattiva, come segnala OrizzonteScuola, sarebbero più di 17 mila le classi a rischio affollamento, con più di 25 alunni.
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Allarme sovraffollamento nelle classi, ma per Bianchi il problema è un altro
Dall'Emilia Romagna alla Sicilia, passando per la Campania e la Puglia: tante le regioni d'Italia che in questi giorni stanno lamentando la creazione di classi cosiddette "pollario" per il nuovo anno scolastico. Nelle aule raggiungere il numero di 25-30 studenti è un problema, senza contare l'annosa questione dell'areazione all'interno dei locali scolastici privi di compiuti sistemi adeguati a far circolare l'aria.Ma se da un lato i governatori denunciano una situazione faticosa in vista di settembre, il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi mantiene una visione meno allarmistica e, anzi, sostiene che la difficoltà sia maggiormente evidente nei casi contrari: "Lo so, può sembrare un paradosso, ma il problema non è la classe numerosa a Bologna, ma dove ci sono pochi alunni. Se ho una classe con 3 bimbi questo può diventare un problema".
Una difficoltà sovrastimata, dunque? Non secondo il report presentato da Cittadinanzattiva che lo scorso settembre individuava ben 17 mila classi con più di 25 studenti. In sovraffollamento sarebbero soprattutto le scuole superiori, con il 7% di aule con molti allievi, e nelle regioni più popolose, come Lombardia, Emilia Romagna e Campania.