
I docenti tutor saranno introdotti nelle scuole - anche grazie ai fondi derivanti dal PNRR – e saranno equiparati agli altri insegnanti, anche se con mansioni diverse. Si tratta di una figura con ”una forte preparazione in ambito psicologico e pedagogico”, ha spiegato il Ministro.
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Docenti tutor a fianco degli studenti in difficoltà, Valditara: “Saranno formati e pagati di più”
Di cosa si occuperanno i docenti tutor una volta sbarcati nelle scuole? A tal proposito il Ministro è chiaro: ”Il docente tutor non è un collega gerarchicamente sovraordinato, ma è un collega come gli altri, lavora in team e si dovrà occupare di coordinare la personalizzazione dell’insegnamento e, soprattutto, di farsi carico di quei ragazzi che hanno più difficoltà o di quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono talmente avanti nella preparazione e negli apprendimenti che hanno anche necessità di accelerare. E deve farsi carico di quelli più in difficoltà negli apprendimenti” ha anticipato Valditara.I tutor avranno dei compiti aggiuntivi rispetto ai colleghi e per questo saranno formati ”e anche pagati di più”. ”Sostanzialmente – ha spiegato Valditara– è una logica di sostegno per quei ragazzi che devono recuperare o di quei ragazzi che hanno più bisogno, anche di accelerare. Avranno dei compiti aggiuntivi, saranno formati di più e quindi stiamo iniziando a prevedere un modello di formazione, soprattutto nel campo psicologico, pedagogico e poi saranno pagati anche di più. Ne abbiamo già parlato con i sindacati, stiamo ragionando con loro per come strutturare al meglio questo nuovo modello organizzativo che prevede l’utilizzo dei fondi Pnrr”.