
Chi non si è mai ritrovato a scoprire i compiti per il giorno dopo solo alle otto di sera? Magari assegnati all'ultimo momento, tramite registro elettronico, e senza nemmeno un avviso in classe.
Da oggi questa pratica potrebbe avere i giorni contati.
Una circolare del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, pubblicata il 28 aprile 2025, suggerisce di evitare l'assegnazione tardiva dei compiti. Un invito a rendere la scuola più organizzata e attenta al benessere psicologico degli studenti.Indice
I risultati del sondaggio
Non tutti però la pensano allo stesso modo. Secondo un sondaggio nazionale della testata 'La Tecnica della Scuola', è subito polemica: la proposta piace a studenti e famiglie, mentre viene accolta con molta più freddezza dagli insegnanti.
Vediamo i numeri e le voci di chi ha partecipato al dibattito.
I docenti
Su 679 insegnanti intervistati, più della metà (57,4%) ha detto no alla circolare. Solo il 40,8% si è dichiarato favorevole. Il timore più diffuso? Quello di un'interferenza nella libertà professionale e nella gestione autonoma della didattica.
Un docente lo dice chiaro: “I problemi veri da affrontare sono ben altri: stipendi, età pensionamento, stabilizzazione dei precari”. Un altro rincara: “Tutto mira a screditare i docenti. Il vero scopo sembra quello di abbassare le richieste e quindi la qualità”.
Studenti: un sospiro di sollievo
Tra i 25 studenti che hanno risposto al sondaggio, l'84% ha apprezzato l'intervento ministeriale. Il motivo? Tanta voglia di organizzazione e meno stress nel pomeriggio.
Lo spiega bene un commento: “Credo che noi studenti una volta usciti da scuola, non dobbiamo restare chiusi tutti i pomeriggi a studiare. Ogni professore pensa soltanto alla propria materia, mettendo anche compiti nel tardo pomeriggio per il giorno seguente o addirittura aggiungendoli durante i giorni di festa”.
Genitori: meno caos, più equilibrio
Anche tra i 223 genitori, il gradimento è stato netto: l'86,5% si è detto favorevole alla circolare. Solo l'11,7% contrario. Le famiglie vedono nel provvedimento un modo per difendere il tempo libero e l'equilibrio domestico.
Dirigenti scolastici: una via di mezzo
Tra i 19 dirigenti scolastici, le opinioni sono più sfumate: il 57,9% è favorevole, ma ben il 36,8% esprime dissenso. Il restante 5,3% si dichiara incerto. Probabilmente pesa il ruolo di mediazione tra esigenze organizzative e libertà didattica.
Altri professionisti: il sì è maggioranza
Infine, tra i 60 partecipanti appartenenti ad altre categorie scolastiche (educatori, psicologi, personale ATA), il 66,7% ha detto sì alla circolare, mentre il 28,3% si è detto contrario.
Non solo numeri: anche tante opinioni
Il sondaggio, condotto tra il 29 aprile e il 7 maggio 2025, ha coinvolto 1.000 partecipanti. Pur non avendo valore scientifico, dà voce a uno spaccato reale del mondo scolastico.
C'è chi, tra i docenti, parla di “trovata propagandistica del Ministro”. E chi, come genitori e studenti, accoglie la circolare come una boccata d'aria fresca.