4' di lettura 4' di lettura
scuola

Quasi 6mila candidature per il progetto "Scuola d'estate" lanciato dal ministero dell'Istruzione. In particolare sono 5.162 le scuole statali, 667 quelle paritarie e 59 i Centri di istruzione per gli adulti.

Le scuole hanno fatto richiesta per 400 milioni, ma i fondi disponibili sono 320. Tra pochi giorni sarà pubblicata la graduatorie complessiva delle candidature positivamente valutate.

Guarda anche:

Scuola d'estate, l'adesione più alta in Campania

Secondo i dati messi a disposizione dal Ministero dell'Istruzione è la Campania la regione con il più alto tasso di adesione: 881 richieste di cui 737 provenienti dalle scuole statali, 141 da quelle paritarie e 3 dai CPIA. Poi a ruota troviamo la Lombardia con 757 domande presentate e la Sicilia con 626. Poi la Puglia con 486 e il Lazio con 474. Chiudono la classifica le province autonome di Trento (23) e Bolzano (14), poi Molise (45), Basilicata (54) e Friuli Venezia Giulia (72). Per quanto riguarda la ripartizione regionale dei fondi: 23.5 milioni per la Campania, 16.8 per la Campania, 14.3 milioni per il Lazio, 14 milioni per la Sicilia, 11.5 per il Veneto, 11.1 per la Puglia, 10.9 per l'Emilia-Romagna, 10.5 per il Piemonte.

Scuola d'estate, quali materie sono più richieste

Tra i moduli didattici richiesti troviamo competenze multilinguistica, poi competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturale. Spazio anche da approfondimenti sulle materie Stem, sulla competenza alfabetica funzionale. Non mancheranno moduli di approfondimenti sulle competenze digitali, educazione motoria, arte, scrittura creativa e competenza imprenditoriale. Spazio anche a musica e canto, ma anche per laboratori creativi ed educazione alla cittadinanza attiva. Chiude la classifica delle richieste per tipologia di moduli l'educazione alla legalità e ai diritti umani.

Scuola d'estate, non c'è obbligo di adesione

Ricordiamo che non esiste alcun obbligo di adesione alle attività: né per le scuole, né per docenti, Ata e alunni. In particolare per docenti e Ata non sussiste l'obbligo nemmeno se la scuola intendesse aderirare allle attività del piano. Sono tre le linee di finanziamento per un importo complessivo di circa 510 milioni di euro: 150 milioni stanziati dal decreto Sostegni, 320 milioni dal PON per la scuola, 40 milioni come finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. La prima fase, a giugno, riguarderà il rinforzo e il potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali attraverso attività laboratoriali e di orientamento (progetti di musica d’insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all’ambiente, utilizzo delle tecnologie). La seconda fase, a luglio ed agosto, riguarderà il rinforzo e il potenziamento delle competenze disciplinari e della socialità attraverso attività ludico-creative. Progetti di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e della socialità; progetti iniziative per l’educazione alla cittadinanza e alla vita collettiva; progetti iniziative per l’utilizzo delle tecniche digitali e per il miglioramento delle conoscenze computazionali. L'ultima fase, invece, a settembre, sarà dedicata all’introduzione al nuovo anno scolastico. Progetti per attività laboratoriali o momenti di ascolto, con interventi di esperti esterni; progetti per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico; progetti di didattica con tecniche digitali e analogiche insieme, didattica individuale, apprendimento in piccoli gruppi, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.

Maturità 2021: come fare l'elaborato in 7 giorni