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Si avvicina la fine dell'anno scolastico e con essa la valutazione finale. Dopo tante indiscrezioni, il Ministero dell'Istruzione è finalmente intervenuto con una nota, inviata ai dirigenti scolastici, con le indicazioni che i Consigli di classe dovranno tenere a mente in fase di scrutinio delle classi intermedie, sia della scuola primaria che di quella secondaria. Reintroducendo, di fatto, la possibilità di bocciare; soprattutto alle scuole superiori (dopo che nel 2020, a seguito del lungo lockdown di primavera, si era proceduto a un sostanziale 'tutti ammessi'). Ma vediamo i punti principali del documento appena uscito.

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Scrutini scuola superiore, spunta il debito in educazione civica

Iniziamo col dire che il Ministero, nonostante l'apparente linea dura, ha voluto comunque lasciare una qualche forma di tutela per i ragazzi, anche quest'anno penalizzati da lunghi periodi in Dad. Il Ministero, quindi, esorta le scuole a considerare nella valutazione degli alunni e degli studenti la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica. Puntualizzando che il consiglio di classe procederà alla valutazione degli studenti sulla base dell’attività didattica effettivamente svolta, in presenza e a distanza; a prescindere da quali fossero i programmi iniziali. Le scuole, inoltre, potranno stabilire - per casi eccezionali e motivandole - straordinarie deroghe riguardo al rispetto del requisito di frequenza.

Per quanto riguarda i criteri di ammissione, specie alle scuole superiori, l'approccio adottato dal MI è invece tutt'altro che morbido. A essere direttamente ammessi alla classe successiva saranno solo gli studenti che, innanzitutto, in sede di scrutinio finale conseguono un voto di condotta non inferiore a sei decimi. Dopodiché bisognerà avere una votazione 'sufficiente' (non inferiore a sei decimi) in ciascuna disciplina, compresa l’educazione civica. Infatti, un voto insufficiente anche solo in educazione civica comporterà la sospensione del giudizio (per passare alla classe successiva si dovrà procedere al recupero degli apprendimenti prima dell'inizio del prossimo anno scolastico); con l’accertamento del recupero delle carenze formative relativo all’Educazione civica che sarà affidato, collegialmente, a tutti i docenti che hanno impartito l’insegnamento nella classe, secondo il progetto d’istituto.

Scrutini scuola media, bocciature decise all'unanimità

Per quanto la scuola media, il Ministero precisa che la valutazione finale degli apprendimenti per le classi prime e seconde è espressa con voto in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 62/2017, anche qui tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva. La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Con le scuole che possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie delle deroghe rispetto al requisito di frequenza anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica. Restano fermi i provvedimenti di esclusione dagli scrutini emanati ai sensi dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

Scrutini scuola primaria, arrivano i giudizi descrittivi

Il Ministero ribadisce anche la grande novità per quanto riguarda la scuola primaria: addio ai voti espressi in decimi, ritornano i giudizi descrittivi. La valutazione finale degli apprendimenti è espressa mediante l’attribuzione di giudizi per ciascuna disciplina di studio, compreso l’insegnamento di educazione civica. Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. I docenti contitolari della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere gli alunni alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. La certificazione delle competenze, così come chiarito dal decreto ministeriale n. 742/2017, è rilasciata agli alunni delle classi quinte ammessi al successivo grado di istruzione.

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Data pubblicazione 7 Maggio 2021, Ore 9:40 Data aggiornamento 7 Maggio 2021, Ore 9:49
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