
Tra le novità più discusse in questi giorni, l' introduzione dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado come materia dotata di voto autonomo.
Poiché l’iter burocratico prevede che la nuova norma sia attuata il 1° settembre dell’anno scolastico seguente all’entrata in vigore della legge, se l’attuale ministro dell’istruzione firmerà il decreto in tempo utile, la riforma sarà in vigore dal 5 settembre e interesserebbe già questo anno scolastico 2019/20.
Le ore annuali previste per l’insegnamento della materia sono state fissate a 33 da ripartire durante l’anno scolastico (una a settimana, quindi); per completare il percorso didattico e totalizzare il monte ore dedicato alla materia, i docenti possono usufruire anche della quota di autonomia necessaria per modificare il curricolo.
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Educazione civica: chi la insegnerà?
Mentre nella secondaria di primo grado l’insegnamento della materia è affidato ai docenti in contitolarità, nella secondaria di secondo grado è destinato ai docenti abilitati nelle discipline giuridiche ed economiche.Nella scuola primaria, invece, saranno avviati programmi adeguati all’età dei piccoli studenti dedicati alla sensibilizzazione ai temi di cittadinanza.
In ogni collegio docenti, inoltre, è prevista la nomina di un coordinatore di classe che si occuperà dell’insegnamento della materia e della proposta del voto in decimi che influirà sulla media di ciascuno studente.
In ogni caso, sono previsti corsi di formazione per tutti i docenti coinvolti nell'insegnamento dell’educazione civica, a cui seguirà di conseguenza un aggiornamento del Piano Nazionale di Formazione.
Che cosa studia l'Educazione civica?
L’educazione civica è sicuramente una materia trasversale che tocca diversi aspetti della nostra contemporaneità.I temi da affrontare sono davvero molti ed eterogenei, ognuno dei quali rappresenta un elemento fondamentale e presente in ogni società moderna, non solo in ambito politico ed istituzionale, ma anche di impatto ambientale e sociale. Queste, come possiamo leggere nell’articolo 3/1 della legge, le tematiche che saranno affrontate:
- Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;
- Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;
- educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’articolo 5;
- elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;
- educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
- educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;
- educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
- formazione di base in materia di protezione civile.
Nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, inoltre, sono promosse l’educazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere e l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva. Un ruolo importante è dedicato anche all'educazione alla cittadinanza digitale, per la quale sono indicati nel testo di legge i seguenti obiettivi:
- analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;
- interagire attraverso una varietà di tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;
- informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati. Cercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;
- conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali. Adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;
- creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui;
- utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;
- conoscere le politiche sulla privacy applicate dai servizi digitali sull’uso dei dati personali;
- essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico;
- essere in grado di proteggere se stessi e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali;
- essere consapevoli delle tecnologie digitali per il benessere psicofisico e l’inclusione sociale.