
Il pullman in questione era dotato di pedana mobile per permettere a un bambino disabile di scendere e salire dal mezzo senza problemi. Ma quando questo indispensabile dispositivo si è guastato, i ragazzi, pur di non lasciare indietro il compagno con disabilità, hanno scelto di non scendere dall'autobus, rinunciando così alla possibilità di ammirare la capitale.
- Leggi anche:
- A 13 anni escluso dalla gita per la burocrazia: non è riuscito a rinnovare passaporto
- Andare bene a scuola senza studiare troppo: i trucchi vincenti
- In una scuola di Bassano del Grappa ci sono il docente dello “star bene” e lo “studente tutor”
- Per i docenti gli alunni maschi e ricchi sono più dotati: la ricerca scientifica
Rinunciano alla gita per non lasciare solo il compagno disabile
La gita a Roma era prevista per l'intera giornata, partendo la mattina presto da Trasacco, per farci ritorno la sera stessa. La visita prevedeva due tappe: la prima era la visita alla mostra di Van Gogh e la seconda sarebbe stata un giro per le strade di Roma, tra monumenti e luoghi simbolo, riporta 'IlCentro.it'.Non appena arrivati nella Città Eterna tutti i bambini, di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, sono scesi dal bus per visitare la mostra a palazzo Bonaparte e le oltre 50 opere dell’artista olandese presenti nella mostra. Successivamente sono quindi risaliti sul mezzo di trasporto per recarsi verso la seconda tappa, quella che prevedeva la camminata nel centro storico. Ma è in quel momento che sono iniziati i problemi.
"La pedana del bus non funzionava e quindi l’alunno disabile non poteva scendere", ha spiegato il dirigente scolastico Piero Buzzelli, che ha quindi proseguito nel racconto affermando che in quel momento "tutti gli accompagnatori si sono dati da fare per sistemarla e per consentire al bambino in carrozzina di scendere e visitare la città insieme ai suoi compagni".
A nulla è valso però lo sforzo di chi provava a sistemare la situazione, così ai ragazzi è stato proposto di scendere comunque dal pullman, lasciando il compagno con disabilità sul veicolo, per iniziare la visita, mentre si continuava ad aggiustare la pedana. Nessuno dei bambini però ha voluto abbandonare il mezzo, non volendo separarsi dal compagno in difficoltà: "I bambini hanno detto che senza il loro amico non sarebbero mai scesi. Hanno dato una lezione a tutti", ha continuato il dirigente Buzzelli, "hanno provato per diverso tempo a riaggiustare la pedana, ma non c’è stato nulla da fare. Alla fine sono dovuti ripartire per rientrare a casa."
Il dirigente si è però dimostrato orgoglioso dell'atteggiamento perpetrato dai suoi studenti: "Il comportamento dei bambini è stato esemplare, una testimonianza del vero significato dell’inclusione. Siamo tutti orgogliosi e commossi".