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ritorno a scuola settembre 2020

Siamo ormai quasi agli inizi di luglio, quindi possiamo dire con certezza che l’anno scolastico 2019/2020 è concluso. Senza dubbio è stato un anno decisamente insolito, che ha costretto studenti e docenti a casa per mesi interi a causa dell’epidemia da Covid-19.

Tuttavia già si sta pensando a come riapriranno le scuole a settembre 2020, in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico. E proprio a proposito del prossimo anno, le linee guida su come riapriranno le scuole a settembre sembrano ormai prossime all’arrivo nelle scuole: sbirciamo insieme quali sono le anticipazioni di come riapriranno le scuole a settembre.

Il Ministero dell’Istruzione sta per diramare le linee guida sul rientro a scuola

Sembra certo a questo punto che a settembre tutti gli istituti scolastici riapriranno finalmente le loro porte per accogliere nuovamente tutti i loro alunni, meno certo è invece la modalità in cui tutto ciò sarà possibile. E proprio per far sì che tutte le scuole siano pronte a riaprire le linee guide su come dovranno essere adottate le misure di sicurezza per il ritorno ai banchi dovrebbero arrivare addirittura prima della fine della settimana. Già in queste ore però stanno circolando delle anticipazioni contenute nella bozza delle linee guida attese per giovedì 25 giugno, giorno nel quale dovrebbe tenersi una conferenza stampa del Ministero dell’Istruzione proprio per annunciare il nuovo documento. Secondo il Sole24Ore, le principali indicazioni contenute nelle linee guida ruoterebbero attorno a dei concetti fondamentali: classi divise in piccoli gruppi, sabato a scuola, apertura pomeridiana e (solo per gli studenti delle superiori) mix di didattica a distanza e in presenza.

Linee guida sul rientro a scuola: due scenari possibili

Come era successo anche per la Maturità 2020, il Ministero dell’Istruzione sembrerebbe voler puntare a due diversi piani di riapertura delle scuole, che variano al variare delle condizioni dei contagi all’interno delle singole regioni e del Paese intero. Sembrerebbe quindi che nel migliore dei casi, con i contagi da Covid-19 sotto controllo, si punterebbe solamente sulla distanza di sicurezza e sull’uso delle mascherine semi-obbligatorie. Se invece i contagi dovessero tornare a salire, si prevede già un ritorno della didattica a distanza, stavolta in versione 2.0, con indicazioni centralizzate per evitare di lasciare nuovamente eccessiva libertà ai singoli docenti.

Come si tornerà in classe a settembre?

Le linee guida stilate dal Ministero dell’Istruzione sono, come era ovvio, basate sulle istruzioni già fornite dal Comitato tecnico-scientifico a fine maggio. Quindi, immaginando il primo scenario, dove i contagi non sono risaliti durante la pausa estiva, le linee guide sottolineano l’importanza delle norme di igiene personale, la necessità di misurare la febbre prima di arrivare a scuola, e quindi inseriscono l’obbligo di restare a casa con temperatura superiore ai 37,5, e l’obbligo del distanziamento. Da settembre infatti i ragazzi dovranno mantenere un metro di distanza quando saranno all’interno della classe e due metri quando saranno in palestra. Tuttavia, solo queste norme sono obbligatorie, il come metterle in pratica resterà a discrezione dei presidi, saranno infatti loro a poter scegliere tra il dividere le classi in gruppi più piccoli, oppure inserire delle lezioni extra il sabato, oppure aggiungere all’orario normale dei rtientri pomeridiani, o provare con l’interclasse per affinità di materie e (solo alle superiori), attuare un mix di lezioni in presenza e didattica a distanza.
Ma sicuramente nel corso della giornata di domani avremo più informazioni in merito.