
L’anno scolastico 2019/2020 è ormai concluso, è stato un anno decisamente insolito, che ha costretto studenti e docenti a casa per mesi interi a causa dell’epidemia da Covid-19. Tuttavia già si sta pensando a come riapriranno le scuole a settembre 2020, in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico.
E proprio dall’anno scolastico 2020/2021
sarà introdotta una grande novità al livello dell’insegnamento della materia di Cittadinanza e Costituzione: ecco cosa bisognerà aspettarsi da settembre in poi.
Inviate le linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica
Nelle ultime ore è stato diramato un
comunicato stampa direttamente dal Ministero dell’Istruzione proprio in merito all’insegnamento della materia
Educazione Civica e Cittadinanza e Costituzione. Nel quale si apprende che
il Ministero dell’Istruzione nelle ultime ore ha inviato a tutte le scuole delle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica; infatti,
a partire dal prossimo anno scolastico, il 2020/2021,
questo insegnamento sarà trasversale alle altre materie e inoltre sarà obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia. Ma non finisce qui:
l’insegnamento di Educazione civica avrà, dal prossimo anno scolastico,
un proprio voto sulla pagella, e quindi
ogni classe dovrà dedicare all’Educazione Civica con almeno 33 ore all’anno. Inoltre, sempre all’interno delle linee guida sono stati
identificati i tre assi attorno a cui ruoterà l’Educazione civica:
lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale.
In cosa consisterà lo studio dell’Educazione civica
Come scritto nel comunicato stampa,
l’Educazione civica sarà insegnata seguendo tre grandi aree principali:
La Costituzione: Studentesse e studenti approfondiranno lo studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità.
Lo sviluppo sostenibile: Alunne e alunni saranno formati su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo asse anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento.
Cittadinanza digitale: A studentesse e studenti saranno dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali. In un’ottica di sviluppo del pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio.
Lo studio dell’Educazione Civica: parola alla Ministra Azzolina
La Ministra dell’Istruzione Azzolina ha subito
commentato con entusiasmo l’invio a tutte le scuole di queste nuove linee guida su questa materia molto importante, affermando che: “
In questi giorni stiamo lavorando senza sosta alle Linee guida per la riapertura delle scuole nel prossimo mese di settembre, un lavoro complesso che stiamo portando avanti con gli stakeholder della scuola, con le Regioni e gli Enti locali e che chiuderemo questa settimana. So che sono molto attese. Stiamo tutti collaborando per il bene dei nostri studenti. Ma la riapertura - sottolinea -
non è fatta solo di misure di sicurezza e di prevenzione del contagio. Stiamo guardando anche oltre. Dal prossimo settembre, troverà applicazione la legge sull’Educazione Civica. Vogliamo che le scuole siano preparate”. La Ministra ha poi continuato e ha affermato che
lo scopo dell’introduzione di queste linee guida per l’insegnamento della materia farà sì che: “
le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete. Realizzare questo documento e inviarlo alle scuole è un atto non solo amministrativo, ma anche profondamente simbolico. Ci dice che l’avvio del nuovo anno scolastico sarà non solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino per portare la scuola nel futuro, rendendola più moderna, sostenibile, ancora più inclusiva. Essenziale sarà anche la formazione degli insegnanti, sarà quindi una delle priorità su cui lavoreremo per l’avvio del nuovo anno scolastico - aggiunge la Ministra, e poi conclude -.
Solo così le difficoltà che stiamo affrontando a causa della pandemia saranno non solo un ostacolo da superare, ma un’occasione di miglioramento, uno stimolo a guardare avanti, per tutti”.