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linee guida scuola 2020 2021

L'anno scolastico 2020/2021 può iniziare a prendere forma. Dopo un lungo dibattito, infatti, le Regioni e gli Enti locali – quelli che poi materialmente dovranno occuparsi del rientro a scuola di studenti, docenti e personale ATA – hanno dato parere positivo alle Linee Guida proposte dal ministero dell'Istruzione (sulla base degli spunti suggeriti dal Comitato Tecnico Scientifico) che mostrano come dovrà essere la vita scolastica per assicurare il rispetto delle norme sul distanziamento sociale, contenendo così il rischio di contagio da Covid-19.

Per attuarle, previsto 1 miliardo di euro in più, in aggiunta ai fondi già previsti dai decreti degli scorsi mesi. Ma andiamo a vedere le misure principali contenute nel Piano Scuola 2020-2021.

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    Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e il Presidente del Consiglio, Giuseppe Cont,e hanno appena presentato in conferenza stampa le linee guida per il nuovo anno scolastico.
    Di seguito il video:

    In diretta da Palazzo Chigi

    Pubblicato da Lucia Azzolina su Venerdì 26 giugno 2020

    Rientro a scuola a settembre, le linee guida approvate: le principali novità

    Ecco di seguito una sintesi di cosa contengono le linee guida, appena approvate, per il rientro a scuola a settembre:

  • Distanziamento sociale: è il pilastro su cui si dovrà basare il ritorno in classe. La distanza minima tra gli studenti (fissata in 1 metro), verrà misurata – riportando quanto scritto nelle raccomandazioni del CTS - “fra le rime buccali (cioè le bocche) degli alunni”. Aumentando, di fatto, la capienza delle aule, rispetto a un distanziamento tra banco e banco.
  • Mascherine: anche qui si segue quanto suggerito dal CTS; rimane l'obbligo al di sopra dei 6 anni ma ci si impegna, due settimane prima del via, a valutare l'andamento del contagio per vedere se tale obbligo può essere eliminato
  • Primo giorno di scuola: confermata la data di ripresa delle attività annunciata alcuni giorni fa direttamente dalla ministra dell'Istruzione Azzolina: la scuola inizia il 14 settembre. Dal 1 settembre, invece, rientreranno a scuola gli studenti che hanno avuto difficoltà durante l'anno appena concluso (ma anche quelli che vorranno potenziare la propria preparazione)
  • Ingressi scaglionati e percorsi interni per evitare assembramenti (un aspetto che andrà sicuramente approfondito nei vari contesti territoriali, legandolo anche al tema dei trasporti pubblici)
  • Scuole pulite: milioni di euro per dotare gli istituti di igienizzanti e prodotti per la pulizia.
  • Flessibilità degli orari: niente doppi turni ma, eventualmente, sdoppiamento delle classi particolarmente numerose (cosiddette 'pollaio').
  • Didattica a distanza: in condizioni normali deve essere considerato uno strumento residuale e solo per gli studenti delle scuole superiore; sotto i 14 anni, in condizioni normali, è da escludere.
  • Formazione sul personale e informazione sulle famiglie: per 'educare' tutti all'igiene.
  • Un software per calcolare gli spazi disponibili nei singoli edifici scolastici: il Mi si è dotato di un programma per conoscere, in base ai dati forniti dagli enti locali, classe per classe quanto spazio c'è a disposizione. Ad oggi, secondo i primi calcoli, il 15% degli studenti dovrebbe rimanere fuori dalle aule.
  • Edilizia scolastica 'leggera': è uno dei sistemi per allargare gli spazi e accogliere gli studenti teoricamente in eccedenza; ad esempio spostando porte, riaprendo aree dismesse degli istituti, ripristinando gli edifici attualmente chiusi.
  • Didattica diffusa: si cercherà di portare gli studenti nei musei, nei cinema, nei teatri, i più piccoli nei parchi per evitare di utilizzare le scuole a tempo pieno
  • Più docenti e personale non docente: inizialmente si assumeranno fino a 50mila risorse in più con contratto a tempo determinato, a cui si aggiungeranno quelli che verranno assunti a tempo determinato durante l'estate e quelli che passeranno per i concorsi.