
La Rete degli Studenti Medi ha da poco diramato un comunicato nel quale, tramite 10 punti chiave, chiederà al Governo nuovi investimenti sulla scuola, sulla ricerca e sull’Università. La parola chiave di queste richieste - legittime - è sostenibilità, inclusività e innovazione.
Ma il vero filo conduttore di tutti e 10 i punti è senza dubbio la salvaguardia dell’ambiente. Andiamo a scoprire i 10 passi immaginati dagli studenti, nel comunicato Abbiamo l'acqua alla gola.
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1. Scuole sicure, scuole verdi
Il primo punto riguarda l’edilizia scolastica, da troppo tempo trascurata, non sempre a norma di legge, spesso senza un servizio di trasporto per disabili adeguato, con troppa plastica usa e getta al suo interno, e senza l’adeguata tecnologia come supporto alla didattica.Dunque ciò che gli studenti chiedono sono:
2. Caro libro, ti schivo
Un altro problema evidente che gli studenti medi vorrebbero fosse risolto è quello che riguarda il caro libri, che troppo spesso grava su famiglie e ambiente. Ecco che quindi gli studenti chiedono che siano le scuole, attraverso un adeguato finanziamento, ad acquistare i libri. Immaginano un sistema di comodato d'uso nazionale, gratuito per gli studenti, al solo prezzo del rispetto per ciò che viene fornito.Inoltre invitano il governo a prendere provvedimenti per rendere possibile un rinnovo all’interno della scuola, riducendo gli sprechi, educando alla comunione dei beni e degli spazi.
3. Giovani in mobilità
Il terzo punto su cui hanno voluto dire la loro è quello del trasporto pubblico. Lo immaginano gratuito, libero, efficiente, sostenibile e funzionante per tutti gli studenti. In pratica, ciò che chiedono al nuovo Governo è un abbonamento studenti che preveda la gratuità di tutti i mezzi pubblici dai 14 ai 26 anni di età, l’acquisto e promozione di autobus elettrici, la promozione della mobilità europea e l’incentivazione dell’internazionalizzazione degli indirizzi e dei corsi di studio.
4. Mezzogiorno di fuoco
L’attenzione degli studenti è volta anche nel Mezzogiorno, dove la disuguaglianza è ormai insostenibile, il tasso di abbandono scolastico cresce, così come il numero di studenti costretti a continuare gli studi altrove. Quindi chiedono un piano urgente di investimenti nelle scuole superiori e nelle università del Meridione.
5. Università per tutti
Gli studenti Medi hanno inserito anche un punto che riguarda il costo delle Università Pubbliche italiane. Quindi chiedono: un'università che sia per tutti, libera, aperta, gratuita, sostenibile, che possa essere innalzata la NoTax Area a 28.000 punti ISEE, l’eliminazione della figura dell'idoneo non beneficiario di borsa di studio, e quindi l’innalzamento delle soglie per accedere ai servizi di diritto allo studio, in modo da ampliare la platea di studenti beneficiari di borsa. Inoltre vedono come misura necessaria il potenziamento del sistema alloggi, aumentando i posti letto disponibili e l’istituzione delle borse servizi per dare a tutti la possibilità di studiare al meglio indipendentemente dalla propria condizione economica. Inoltre proprio sulle strutture universitarie vorrebbero che fossero proprio loro a promuovere misure di sostenibilità e giustizia ambientale, a partire dalla riduzione dell’utilizzo della plastica e degli sprechi fino a un’ottimizzazione energetica e promozione di mobilità urbana sostenibile e gratuita per gli studenti.
6. Porti chiusi, scuole aperte
In seguito vedono anche la necessità che siano gli atenei e le scuole a essere in prima linea nella battaglia di inclusività in Italia, tramite progetti per l’apertura pomeridiana delle scuole, sia come luoghi di incontro culturali, che come luogo per corsi di lingua per tutti gli studenti stranieri, corsi per l’educazione ambientale, civica e all’affettività, nonché misure per la rimozione delle barriere architettoniche e incentivi alla piena integrazione degli studenti disabili.
7. Sarà sicura
Anche il ruolo della donna trova spazio nella loro top 10 di interventi necessari, quindi viene chiesto al Governo la gratuità di contraccettivi e prodotti igienici femminili, istituzione all’interno dell’orario scolastico dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione sessuale, un piano di accesso libero ai consultori e un servizio di assistenza psicologica e sessuale in tutte le scuole e le università.
8. Non siamo numeri
L’ottavo punto prevede invece la richiesta del superamento e poi dell’abolizione dell’esame di Stato, la riforma del sistema di valutazione con uno sguardo ai modelli europei, l’abolizione delle prove invalsi, e quindi l’introduzione e l’incentivazione alla valutazione dialogica, all’autovalutazione e alla valutazione non punitiva. Infine chiedono anche l’abolizione del numero chiuso in tutte le università e per tutti i corsi di laurea.
9. Sanità in salute
Quasi a fine classifica, e dopo la richiesta di abolizione del numero chiuso, vi è anche un punto a parte che tratta l’emergenza medica nazionale italiana, che vede una forte carenza di medici. Per assicurare il diritto alla salute a tutti, vedono come passo necessario il miglioramento e la tutela del sistema di formazione medica italiana. Per questo vedono come fondamentale una riforma del corso di studi in Medicina e Chirurgia, a partire dalla riforma dell’abilitazione medica in ottica di snellire la durata del percorso, prevedendo adeguate attività di tirocinio di carattere professionalizzante, investendo per l’adeguamento delle strutture e per il reclutamento dei docenti, superando il sistema di accesso a numero chiuso. Infine, come ultimo passaggio chiedono la predisposizione di una programmazione minima pari al numero di laureati nell’area medica dell’anno precedente così che tutti i laureati possano accedere alle specializzazioni.