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la scuola che vorreiSono stati più di 10mila le ragazze e i ragazzi che hanno aderito all'iniziativa “La scuola che vorrei” promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e ospitata da Skuola.net.

Qualche mese fa abbiamo chiesto alla nostra community di partecipare alla consultazione promossa dall'Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA) sulla scuola del futuro.
In poco tempo 10.097 studenti come te, hanno risposto a un questionario riguardante cinque temi, su cui i ragazzi sono stati chiamati ad esprimersi: spazi, didattica, tecnologie, valutazione e territorio. I partecipanti, per la maggior parte liceali (72%), di cui il 61% di sesso femminile, non si sono tirati indietro e hanno di fatto ribadito quando sostenuto nell'ultimo anno. Dialogo più aperto con gli insegnanti, una scuola più inclusiva, riconoscimento dell'impegno dimostrato dallo studente: queste le richieste degli studenti emersi dalla consultazione.

Maggiore dialogo, valorizzazione spazi extra-scolastici e discipline innovative: i risultati della consultazione

I ragazzi chiedono un nuovo modo di fare lezione e un utilizzo più decisivo degli spazi scolastici. A partire dai laboratori per l'apprendimento sul campo, richiesti dal 36% degli studenti, e, più in generale, spazi organizzati in relazione alle attività da svolgere (21%). Ma per il 42% la cosa più importante sarebbe valorizzare gli spazi extra-scolastici come biblioteche e impianti sportivi. E ancora, il 73,7% ritiene fondamentale un maggiore dialogo tra docenti e alunni, proponendo momenti di ascolto dedicati. Percentuale simile (73,3%) dà la stessa importanza al benessere scolastico dello studente in generale. Ma c'è anche chi propone di rinnovare l'offerta didattica con l'inserimento di materie a scelta (85,3%) e l'aggiunta di discipline innovative. Tra le più interessanti: lingue con docenti madrelingua, possibilità ventilata dal 56,9% dei partecipanti, e l'educazione in ambiente digitale, votata dal 50,6%.

Ma c'è anche chi chiede una scuola fatta su misura per lo studente. Basta quindi con le valutazioni legate esclusivamente allo studio: il 36% sostiene che nella valutazione debba essere considerato anche l'impegno. Mentre per il 29% si deve tenere conto anche delle diverse capacità dei ragazzi. Anche promozioni e bocciature, così come sono adesso, andrebbero riviste perché relative ad un modello di scuola ormai obsoleto: la pensa così il 31,8%, più un 24% che si dice più o meno in linea. Infine, nella nuova scuola che vorrebbero gli studenti, deve esserci un'assidua collaborazione tra istituti e territorio. Il 62% ritiene che ciò possa essere decisivo per la riqualifica di spazi sportivi e culturali, cui gli studenti possano far riferimento fuori dall'orario scolastico.

Le parole dell'Autorità Garante Carla Gatti: “Da Bianchi per invitarlo ad ascoltare i ragazzi

“In un momento come questo, nel quale gli studenti stanno chiedendo a gran voce di essere ascoltati sul futuro dell’istruzione, la consultazione ‘La scuola che vorrei’ promossa dall’Agia come azione per realizzare il diritto alla partecipazione dei minorenni assume un valore cruciale”, afferma l’Autorità garante Carla Garlatti. “Per questo andrò dal Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi per invitarlo a prendere in considerazione queste risposte. Non solo perché l’ascolto di ragazze e ragazzi sulle decisioni che li riguardano è un preciso dovere previsto dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sin dal 1989. Ma perché, come ho avuto modo di ricordare con il ‘Manifesto sulla partecipazione’ in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, è giunto il momento che a questo diritto si dia veramente attuazione prendendo in adeguata considerazione le loro richieste e i loro bisogni”.