
Dopo mesi di didattica a distanza, oggi per alcuni studenti la campanella è tornata a suonare. Un ritorno certamente particolare e segnato dalla consapevolezza di tutti, docenti e studenti, di dover rispettare una serie di regole necessarie per evitare il pericolo di contagio.
Dalle mascherine al distanziamento, dalla disinfezione agli accessi scaglionati. Sono 10 le regole indicate dai pediatri per ripartire in sicurezza con l'avvio dell'anno scolastico. Ne ha parlato al ‘Messaggero’, Giuseppe Mele, presidente della Società italiana Medici Pediatri (Simpe).Guarda anche:
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10. Igiene delle mani
Le mani possono essere veicolo di contagio: oltre a evitare di toccarsi naso e bocca, si devono lavare di frequente. Queste ultime devono essere disinfettate con gel igienizzante prima e dopo la frequentazione di qualsiasi ambiente, in particolare quando si accede ai mezzi pubblici.
9. Misurazione della temperatura e sanificazione degli ambienti
La temperatura può essere un sintomo dell’infezione in corso. Ecco perché va misurata sia a casa, prima di uscire, sia all’ingresso a scuola. I nuovi dispositivi elettronici utilizzati sono sicuri e affidabili. Eventuali margini di errore sono minimi. Sono sollecitate procedure regolari di disinfezione delle superfici durante la giornata. Occorre prevedere anche la disinfezione degli oggetti comuni e punti per l'igienizzazione delle scarpe.
8. Mascherina
Il principale presupposto per evitare i contagi è quello di stare lontani dalle vie aeree l'uno dell'altro: laddove non si possano mantenere distanze sufficienti, la mascherina diventa lo strumento più utile. Anche se quelle colorate e di stoffa possono sembrare più divertenti, è invece importante che a scuola i bambini indossino le mascherine chirurgiche. Questo tipo di protezione, a differenza di quelle di stoffa si sopporta molto di più, e ha una buona traspirazione. La mascherina non deve essere toccata o tolta; deve essere sempre pulita e cambiata una volta al giorno.
7. Le attività motorie
Il Comitato tecnico scientifico ha dichiarato che le attività motorie richiedono un distanziamento adeguato per i singoli alunni e che questi non dovranno indossare la mascherina che è incompatibile con lo sforzo fisico prolungato. Quindi, le palestre vanno utilizzate evitando gli assembramenti. Meglio comunque le attività all’aperto.
6. Gite scolastiche e viaggi d'istruzione
In questo periodo non è consigliabile organizzare gite scolastiche. Anche perché la gita di per sé presuppone un assembramento. Fino a quando non avremo un vaccino, meglio non creare situazioni che possano creare focolai e catene di contagio.
5. Test sierologici
È indispensabile sollecitare i docenti a fare i test sierologici: il test è un elemento di conoscenza di come si muove il virus. Su coloro che presentino test sierologico positivo o abbiano altri sintomi sospetti bisogna effettuare il tampone. Un insegnante che non si è sottoposto allo screening rappresenta un pericolo, perché è una fonte di contagio per tutti gli altri.
4. Bus o metro per raggiungere la scuola
Al momento meglio accompagnare a scuola i bambini con la propria auto. Se non è possibile, assicurarsi che nello scuolabus ci sia un allineamento verticale e che i bambini quindi non siano seduti uno di fronte all’altro, soprattutto se il tempo di percorrenza supera i 15 minuti. Se si utilizzano i mezzi pubblici, meglio evitare le ore di punta, sempre con la mascherina indossata
3. Cosa fare in classe
No agli assembramenti. Agli alunni deve essere quindi spiegato quanto sia importante per evitare il contagio. Anche per andare in bagno si dovranno seguire le misure di precauzione. Lavaggio delle mani e utilizzo della mascherina sono imprescindibili.
2. Ricreazione e mensa
Anche in questo caso è bene evitare gli assembramenti, si tratti di corridoio o di cortili. Possibile stabilire che si faccia a turno. Meglio, comunque, se la merenda viene consumata rimanendo seduti al banco.