
Sono meno di due i mesi che ci dividono dal rientro in classe di settembre 2021. E mentre gli studenti si godono la pausa estiva, nei ministeri e negli uffici governativi si è iniziato da tempo a pensare a come far tornare la popolazione scolastica negli istituti.
Quindi il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi, 22 luglio 2021, alle istituzioni scolastiche la nota operativa con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza sanitaria per l’avvio del prossimo anno scolastico, il 2021/2022. Scopriamo insieme tutti i punti che la compongono.
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Quali saranno le regole del nuovo anno scolastico 2021/2022?
In vista dell'avvio del prossimo anno scolastico 2021/22, l'obiettivo prioritario del Ministero dell’Istruzione è quello di realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza a scuola, nelle aule, nei laboratori, nelle mense, nelle palestre, negli spazi di servizio, nei cortili e nei giardini all'aperto, in ogni altro ambiente scolastico. Occorre, quindi, come si legge nella nota rilasciata dal MI, riuscire a costruire (e a ricostruire) le condizioni relazionali e sociali che forniscono il substrato vitale per l'apprendimento, la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. “Siamo tutti consapevoli che l'emergenza pandemica non è conclusa, che la sua evoluzione è mutevole e che per il mondo della Scuola resta fondamentale comprendere, condividere e declinare, per ciascun singolo contesto territoriale e scolastico, le indicazioni tecniche che progressivamente pervengono dalle Autorità sanitarie. - Scrivono dal Ministero dell’Istruzione - Per queste ragioni si forniscono nel seguito alcuni richiami sintetici all'ultimo parere sanitario in ordine di tempo (n. 34/2021, del 12 luglio u.s.) del Comitato Tecnico Scientifico - CTS (istituito presso la Protezione civile, con compiti di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell'emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus).” Scopriamo quindi i punti fondamentali della nota contenenti le indicazioni per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Le indicazioni per settembre 2021 pubblicate dal MI
Dunque, senza indugio, ecco tutti i punti della nota ministeriale del 22 luglio 2021:Il CTS considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza, sia per l'essenzialità del valore formativo, che per "l'imprescindibile e indispensabile" suo apporto allo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti, provati da lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali. La Scuola, in quanto comunità educante, è ben consapevole di tale necessità.
É necessario continuare ad adoperarsi a tutti i livelli per consentire, sin dall'inizio dell'anno, lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in presenza e per evitare per quanto possibile, nell'auspicio di una prossima uscita dalla fase emergenziale, il ricorso alla didattica a distanza.
A parere del CTS, il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l'ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche.
In particolare, appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico. Così si era espresso, già mesi or sono, il Comitato Nazionale per la Bioetica: "... Relativamente all'importanza delle vaccinazioni a fronte di situazioni che mettono in pericolo il bene salute del Paese, ... la vaccinazione (ha) un valore non solo sanitario, ma anche etico intrinseco assai rilevante ... Il Comitato ritiene che debbano esserefatti tutti gli sforzi per raggiungere e mantenere una copertura vaccinale ottimale .., attraverso l'adesione consapevole ... non escludendo l'obbligatorietà in casi di emergenza, soprattutto per gruppi professionali maggiormente esposti all'infezione e alla trasmissione della stessa..."
La percentuale attuale di vaccinazione del personale scolastico è significativa, come attestato dai report settimanali resi disponibili dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ciò nonostante, occorre il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente detta percentuale, condizione prima per la ripartenza in sicurezza del prossimo anno scolastico. Analogamente vale per gli studenti dai 12 anni in su, la cui copertura vaccinale consentirebbe, oltre alla presenza in sicurezza a scuola, anche la possibilità di fruire di ulteriori opportunità educative e formative, limitate se non compromesse dalla pandemia.
L'impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule non determinerà però l'automatica interruzione della didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l'adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio. Ivi incluso l'obbligo di indossare mascheri ne chirurgiche nei locali chiusi.
Nella prospettiva della ripresa in presenza delle attività, ferma la tutela della riservatezza, il CTS raccomanda di assicurare l'osservanza dell'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie aeree in particolare per le persone non vaccinate e di garantire la tutela degli studenti le cui condizioni patologiche, pur consentendo la frequenza scolastica, li espongano a maggiori rischi associati al contagio da Covid-19.
Per fronteggiare eventuali perduranti necessità organizzative e didattiche, notevoli sono le risorse per la dotazione di personale aggiuntivo statale nel periodo settembre-dicembre 2021. Ci si riferisce, in particolare, ai finanziamenti introdotti nel "Sostegni bis" (in corso di conversione) per attivare "ulteriori incarichi temporanei di personale docente ... finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche ... e ad attivare ... ulteriori incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario ...per finalità connesseall'emergenza epidemiologica".
Le risorse finanziarie sono ancor più importanti per lo svolgimento del servizio scolastico nel corso della pandemia. A queste però è indispensabile si uniscano condivisione delle azioni e spirito di comunità, condizioni necessarie per sostenere l'impegno di "fare scuola bene" in ciascun singolo territorio del Paese.
Nell'ottica di "fare bene e in sicurezza", questo Ministero emanerà a breve il "Documento di pianificazione delle attività didattiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione (Piano scuola 2021/2022)" finalizzato per quanto possibile alla ripresa in presenza.
La mutevolezza (propria delle pandemie virali) costituisce elemento di incertezza. Ma questa non può consentire prevalgano attendismo o "timore di sbagliare", sul dovere di ponderatamente agire per organizzare il nuovo anno scolastico. Il dovere di "buon andamento" non può essere frenato dall'attesa di una sempre nuova circolare, parere tecnico, indicazione guida che definisca, chiarisca, interpreti sempre più e meglio una realtà in divenire e per sua natura cangiante e differenziata. Gli strumenti normativi e le indicazioni tecniche disponibili consentono che in ogni istituzione scolastica continuino ad organizzarsi le modalità concrete di avvio del nuovo anno scolastico.
Il compito che spetta a ciascuno di noi è quello di "cucire per ogni scuola un abito su misura", e, dentro ogni scuola, un abito su misura per ciascun allievo, come indicava Edouard Claparéde già nel 1920, scrivendo de "La scuola su misura": "Quando un sarto fa un vestito [...] lo adatta alla corporatura del cliente e se questo è grosso e piccolo, non glifa indossare un abito troppo stretto ...".
Tutto ciò a dire che, necessariamente, dobbiamo costituirci come "squadra professionale", dentro ciascuna Scuola, con ciascuna famiglia, tra le varie Scuole, tra Scuolaed Amministrazione. Come ha dimostrato, tra il tripudio generale, la nostra Nazionale di calcio, soltanto formando una squadra in cui il Noi viene prima dell'Io, si potrà affrontare il difficile orizzonte che ci attende e a cui siamo chiamati.