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a scuola in pantofoleUn ultimo giorno di scuola certamente memorabile quello che hanno vissuto gli alunni della scuola media di Gessate, paese all'interno della Città metropolitana di Milano. Per protestare contro il regolamento sull'abbigliamento, infatti, i ragazzi si sono presentati in aula in ciabatte.


Inizialmente l’avvenimento era stato derubricato come goliardata messa in atto dai ragazzi della terza media in qualità di saluto all’istituto che avrebbero abbandonato dopo aver sostenuto gli esami. Ma non è andata così: l’iniziativa era una vera e propria protesta.

Dress code troppo stringente: studenti in classe in ciabatte per protesta

A Gessate, comune della città metropolitana di Milano, gli studenti della scuola media, durante gli ultimi giorni di scuola prima della pausa estiva, si sono trovati particolarmente in disaccordo con la preside del loro istituto, colpevole di aver imposto regole stringenti sul dress code da tenere in classe. A riportare la notizia è Primalamartesana.it.

E dunque, per protesta, i ragazzi dell’ultimo anno si sono presentati il loro ultimo giorno di scuola in aula indossando delle ciabatte. L’atto di sfida però non ha portato nessuna conseguenza per i ragazzi: "Nei loro confronti non è stato preso alcun provvedimento - ha fatto sapere la dirigente Regina Ciccarelli - Mi sono solo recata in classe a parlare con i ragazzi perché loro stessi mi avevano detto che si trattava di una protesta".

"Con l’arrivo del caldo hanno iniziato a essere indossati a scuola pantaloncini delle dimensioni delle culottes e magliette che lasciano scoperto lo stomaco - ha osservato ancora la preside - E quindi è stato deciso di mettere dei paletti. In ogni caso è stata fatta solo notare la questione, caso per caso, senza però prendere provvedimenti".

Tuttavia, la dirigente ha preso con ironia il gesto provocatorio dei suoi alunni e ha quindi commentato: "I ragazzi sono usciti regolarmente da casa con le scarpe, indossando poi le ciabatte una volta a scuola - e ha aggiunto scherzando - Ho suggerito loro che a quel punto avrebbero dovuto levarsi anche i calzini, perché così proprio non si potevano vedere".