
Inevitabilmente con l’arrivo ormai sempre più prossimo di settembre, ecco che il dibattito pubblico si sta concentrando su un tema molto importante: la riapertura delle scuole a settembre. Infatti, finalmente, dopo la chiusura a metà febbraio causata dall’emergenza covid-19, ecco che le scuole riapriranno di nuovo le loro porte per accogliere studenti e insegnanti.
Purtroppo però, dato che l’emergenza sanitaria ancora non si è conclusa, e che anzi, i contagi sono tornati a salire, la questione è davvero delicata, e i provvedimenti presi a inizio agosto potrebbero già necessitare di aggiornamenti e rivisitazioni. Oggi, dalla Conferenza delle Regioni è arrivato l'ok al documento dell'Iss per la gestione di eventuali casi di Coronavirus a scuola, ma rimangono nodi cruciali ancora non risolti, in particolare sulla questione trasporti, mascherine e misurazione della temperatura.Scopriamo quindi i pareri dei rappresentanti delle Regioni riportate da Il Corriere della Sera dopo il vertice sulla scuola di ieri.
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Mascherina al banco, ecco chi dice no
Una delle questioni più discusse è quella che riguarda le mascherine: in classe andranno tenute da tutti oppure no? Il primo a parlare dell’argomento, dopo il tavolo che si è tenuto tra i Presidenti delle Regioni e il Governo sul tema scuola, è stato Toti, il Governatore della Regione Liguria, che ha chiarito la sua posizione in merito: “Io non ce lo tengo al banco per 5 ore un alunno con la mascherina sul viso; dico sì invece alla protezione per tutti all’ingresso e negli altri momenti di comunità.” Concorde anche il Presidente delle Marche, Ceriscioli, che ha inoltre espresso la sua perplessità sulle “classi pollaio” e sulla necessità di dividerle per garantire a tutti gli alunni il giusto distanziamento in aula. Anche il Veneto e la provincia di Trento, negli scorsi giorni, hanno manifestato parere contrario alle mascherine obbligatorie. Tuttavia ancora nessuna decisione ufficiale è stata presa in merito all’obbligo di mascherina durante le lezioni.
Back to school: i trasporti preoccupano i Governatori Regionali
Un altro grande tema è quello dei trasporti pubblici: infatti sono moltissimi gli studenti, soprattutto delle scuole medie e superiori, che per raggiungere la scuola si affidano ai mezzi pubblici. Quindi, in ottica della riapertura delle scuole, anche i trasporti giocano un ruolo fondamentale. Ad aprire il dibattito è stato Zaia, il Presidente della Regione Veneto, denunciando la mala organizzazione del problema autobus: “Ho scritto il 7 aprile al Mit per porre il problema del trasporto pubblico locale per le scuole. E siamo ancora in stallo”. A fare eco al collega è intervenuto anche Toti, il Governatore della Regione Liguria, che in merito alla posizione del Comitato Tecnico Scientifico che raccomanda l’utilizzo del 70-75% massimo di capienza dei trasporti urbani, dissente, affermando che: “Noi diciamo sì a regole condivise purché non risultino poi totalmente inapplicabili. Pensare di non far occupare tutti i posti a sedere su un autobus è lontano dalla realtà. In Liguria abbiamo già ridotto le distanze sui mezzi, che viaggiano al 60 per cento della capienza e col 100 per cento dei posti a sedere occupati”.