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linee guida didattica digitale

Siamo ormai nel vivo delle vacanze estive e il Ministero dell’Istruzione è ancora a lavoro per la ripresa della didattica in presenza a settembre dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19. Proprio nelle ultime ore è stato inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione un documento contenente le indicazioni operative che tutte le scuole dovranno seguire per creare un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

Ecco cosa dicono le linee guida.

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Se prima era un dubbio, adesso c’è la conferma: alle superiori ci potrà essere l’integrazione della didattica in presenza con quella telematica. Nelle ultime ore, infatti, il MI ha inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata. Sebbene la didattica a distanza non coinvolga infanzia, primaria e secondaria di primo grado, anche questi ordini dovranno dotarsi di un Piano scolastico DDIqualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. Nel comunicato stampa emanato dal MI, inoltre, si legge che le scuole, capitalizzando l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, dovranno obbligatoriamente allegare il Piano DDI al quello triennale per l’offerta formativa e comunicarlo prontamente alle famiglie “in modo che tutte le componenti della comunità scolastica siano coinvolte”.

Piano didattica digitale integrata, le indicazioni del MI

Le linee guida chiariscono che in caso di nuove situazioni di chiusura, dovrà comunque essere garantito un orario minimo con lezioni in modalità sincrona: “almeno 10 ore settimanali per le classi prime della primaria, almeno 15 per le scuole del primo ciclo (primarie, tranne le classi prime, e secondarie di primo grado), almeno 20 per il secondo grado”. Per l’attuazione del Piano ogni scuola è anche chiamata ad avviare una rilevazione del fabbisogno di tablet, pc e connessioni. Tale discorso riguarda maggiormente i nuovi studenti delle classi prime e i supplenti che, non disponendo della Carta del docente, non possono acquistare hardware per la didattica. Il Ministero ha fatto anche sapere che sarà riservata un’attenzione particolare alle studentesse e agli studenti con bisogni educativi speciali o con disabilità: nelle scuole secondarie di secondo grado sarà privilegiata la didattica in presenza con il loro docente di sostegno nonostante la metodologia complementare della DDI.