
Al momento si tratta di una semplice bozza visto che ancora il Ministero della Salute sta raccogliendo tutte le informazioni necessarie e si sta confrontando con l'Istituto nazionale della Sanità ma, andiamo a vedere cosa contiene e quali sono le proposte dei governatori.
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La prima fase: dalle mascherine alla santificazione
I presidenti delle regioni hanno individuato due step per gestire il ritorno in classe degli studenti. In una prima fase vengono ritenute sufficiente le misure di prevenzione basilari e messe in campo anche durante lo scorso anno scolastico. Se si ha una temperatura superiore a 37.5, sintomi compatibili col Covid o un tampone positivo, non si potrà andare a scuola. Mentre per chi ha un tampone negativo, non ha la febbre ma solamente sintomi "respiratori di lieve entità e in buone condizioni generali" potrà frequentare ma indossando una mascherina FFP2.Le mascherine, invece, vengono sempre consigliate per il personale scolastico e gli alunni che rischiano di sviluppare forme severe di Covid anche se, come sottolineato nel documento, l’obbligo per il personale di indossare un dispositivo di protezione respiratoria scadrà il 31 agosto. Tra le altre cose vengono anche consigliati una sanificazione ordinaria e il ricambio dell’aria. Alla santificazione straordinaria si dovrà ricorrere solo in presenza di uno o più casi confermati.
La seconda fase: dal metro di distanza alle mascherine chirurgiche per gli studenti
I presidenti hanno poi previsto delle misure da attuare in una seconda fase ovvero quando i contagi iniziato ad aumentare. Per questa fase si prevede: il distanziamento di un metro, la necessità di privilegiare le attività all’aperto o di creare percorsi con distanziamento sufficiente, la sanificazione settimanale di tutti gli ambienti, la gestione di tutte le attività extracurricolari con misure di prevenzione rigide, l’utilizzo di mascherine chirurgiche per studenti e personale, che però dipenderà, ribadisce il documento, sempre dall’eventuale esigenza di instaurare misure di controllo della circolazione virale.Come viene precisato nel documento, per attuare le misure "fattori determinanti da tenere in considerazione nella definizione delle misure sono rappresentati, in sintesi, dall’intensità della circolazione virale, dalle caratteristiche delle varianti virali circolanti, dalle forme cliniche che esse possono determinare in età scolare e non, dalla copertura vaccinale anti COVID-19 e dal grado di protezione nei confronti delle infezioni, delle forme severe di malattia e dei decessi conferito dalle vaccinazioni e dalla protezione indotta dalle pregresse infezioni, dalla necessità di proteggere soggetti fragili a maggior rischio di malattia severa".
Paolo Di Falco