
“Non ho colpito con l'intenzione di ucciderla, mi dispiace per quello che ho fatto”, non trova altre parole il 17enne che ha accoltellato la sua docente. Un fatto di cui vi avevamo parlato: lo scorso lunedì l'alunno aveva aggredito e accoltellato la sua insegnante nell'atrio dell'istituto professionale dove studia.
Nella giornata di ieri il minorenne è stato tenuto circa un'ora nell'interrogatorio del gip del Tribunale dei minorenni di Milano, fornendo la sua versione circa quanto accaduto.
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"Ho sbagliato posso solo chiedere scusa": l'interrogatorio e l'ipotesi vendetta
Fin da subito il ragazzo, che soffre di un disturbo psichico, ha negato di avere pianificato l'aggressione, rispondendo all'accusa della Procura che invece gli contesta anche la premeditazione (oltre al tentato omicidio).
Ha spiegato di avere agito da solo, senza quindi il supporto di compagni o persone esterne alla scuola: “Mi dispiace per quello che ho fatto e spero che si possa riprendere al più presto: ho agito perché ero sotto stress, da tempo mi sentivo sotto pressione per problemi legati alla scuola e non riesco neanche io a darmi una spiegazione”.Stando infatti a quanto riportano diverse fonti, tra cui 'Il fatto quotidiano', lo studente era a rischio bocciatura lo scorso anno e proprio la docente aggredita sarebbe stata tra gli insegnanti che premevano per fargli ripetere l'anno. “Ho fatto un grosso sbaglio e posso solo chiedere scusa” ha concluso lo studente. L'interrogatorio è poi finito con la convalida dell'arresto per il giovane, posto in custodia cautelare nel carcere minorile di Milano. Non è quindi chiaro se si sia trattato o meno di vendetta. I legali del ragazzo però non hanno dubbi: "È un ragazzo molto scosso e provato e chiediamo che vengano valutate attentamente le sue condizioni, come prevede la giustizia minorile. Ha ammesso le sue responsabilità su un gesto che non ha ancora una spiegazione logica" hanno spiegato i due avvocati al 'Quotidiano Nazionale'.