
È successo in un liceo scientifico romano, zona Vigna Murata.
La modalità con cui la docente ha agito è poi piuttosto creativa: si sarebbe attaccata un foglio dietro la schiena permettendo agli studenti di copiare.
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La foto della prof con il foglio attaccato alla schiena
La prof è adesso finita sotto la lente di ingrandimento dell’Ufficio scolastico regionale rischiando, come fa sapere ‘La Repubblica’, un severo provvedimento disciplinare. L’insegnante, stando a quanto emerso, si sarebbe infatti attaccata un foglio sulla schiena mostrando la soluzione di un esercizio. I fatti si sarebbero verificati durante la seconda prova di Matematica, spesso considerata come la tappa più difficile della Maturità scientifica. Ma a rendere più grave l’accaduto è soprattutto il fatto che la docente avrebbe aiutato solo una parte degli alunni, scatenando così la rabbia degli esclusi che, supportati dalle famiglie, si sono rivolti all’Ufficio scolastico regionale dopo aver raccolto alcune prove del caso. Tra queste, ci sarebbe anche una foto, scattata da uno studente in sede di esame. Tralasciando che è severamente vietato avere con sé il cellulare durante lo svolgimento delle prove, la foto mostrerebbe proprio il foglio attaccato dietro la schiena della prof. E, come riporta ‘La Repubblica’, la soluzione sarebbe quella giusta.
Maturità da ripetere?
Si esige pertanto giustizia. Una parte dei genitori chiede addirittura di ripetere l’esame di Stato, dato che l’irregolarità avrebbe avvantaggiato degli alunni andando a discapito, di riflesso, di tutti gli altri. Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, contattata da ‘La Repubblica’, ha spiegato che la situazione è stata portata all’attenzione dell’ex Provveditorato a settembre inoltrato. E “subito è scattata un’ispezione, chiusa da qualche settimana”. Ma nonostante questo, non sarebbero state “ravvisate le condizioni per consentire la ripetizione dell’esame”, come invece è avvenuto di recente nella scuola in provincia di Messina.Per quanto riguarda la docente, tuttavia, ci potrebbero essere delle ripercussioni importanti: partito il procedimento disciplinare nei suoi confronti, rischierebbe la sospensione temporanea, il trasferimento e l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio da parte di pubblico ufficiale, punibile anche con la reclusione.