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scuolaContinua la storia della professoressa di Scienze colpita in classe a più riprese da uno studente con una pistola ad aria compressa, mentre un altro dei suoi alunni riprendeva il tutto in un video. Ora Il Ministro Valditara interviene sulla vicenda convocando la preside della scuola.

Nonostante si sia verificato lo scorso 11 ottobre 2022, l’accaduto ha fatto molto parlare di sé, scatenando polemiche e dibattiti.

Prof colpita da pistola ad aria compressa: l'accaduto

Un episodio piuttosto buio della scuola italiana.
Siamo all’11 ottobre 2022 in una scuola superiore di Rovigo. Uno studente impugna una pistola ad aria compressa e spara due colpi alla professoressa di scienze tra le risa dei compagni di classe. Una pallino di gomma la colpisce in un occhio, un altro alla tempia. Il tutto è stato filmato e postato sui social due settimane dopo il misfatto. In poco tempo il video fa il giro degli occhi e delle bocche finendo così agli onori della cronaca.

Il Ministro Valditara chiede una relazione scritta alla preside

Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, che rivendica la lotta al bullismo e alla violenza a scuola come uno dei cardini del suo mandato, ha deciso di intervenire, esplicitando il suo punto di vista e la sua condanna del gesto subito dall'insegnante. Dopo aver espresso solidarietà al corpo docenti della scuola e alla prof
vittima dell'accaduto, ha raggiunto telefonicamente la preside dell’istituto, invitandola a presentare una documentazione scritta, ufficiale e dettagliata, da presentare a Roma, durante un incontro previsto per il 24 gennaio. Una documentazione che servirebbe allo stesso Ministro, prima di mettere in atto il suo intervento.

Ancora nessuna sospensione

La prof in questione ha intanto dichiarato la sua intenzione di sporgere denuncia a tutta la classe. Questo per sottolineare la gravità del fatto, nella speranza che un evento simile non si ripeta in altre sedi. Anche perché, a detta dell’insegnante, solo un ragazzo ha avanzato le sue scuse.
Nessun alunno per il momento è andato incontro alla sospensione. Le sanzioni, decise all’inizio, sono state infatti annullate a seguito del ricorso di un genitore.