
La gara, che ha visto trionfare cinque studenti italiani su cento partecipanti, si tiene ogni anno ed è rivolta a studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado per promuovere e sostenere la formazione nell'ambito della disciplina scientifica. La competizione, organizzata dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica, ha visto affrontarsi gli alunni su una prova di fisica in laboratorio e su tre problemi teorici.
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Olimpiadi di fisica: i cinque vincitori alle Olimpiadi Europee di Lubiana
In 100 si sono presentati a Senigallia per sostenere la fase finale della gara che quest'anno ha visto la partecipazione di oltre 50.000 studenti provenienti da 750 scuole del Paese. I migliori sono stati selezionati sulla base di un processo di selezione, svoltosi lo scorso dicembre in tutte le scuole partecipanti, che ha portato 4.500 alunni a concorrere nella seconda fase, che si è svolta a febbraio. L'ultimo step, ovvero la finale di Senigallia, si è svolto dal 20 al 23 aprile ed ha decretato i cinque vincitori che rappresenteranno l'Italia alle Olimpiadi Europee della Fisica che si svolgeranno a Lubiana, in Slovenia, dal 20 al 24 maggio.Giacomo Calogero del Liceo Scientifico “Banzi-Bazoli” di Lecce, Guglielmo Di Grazia del Liceo Scientifico “Lorenzini” di Pescia, Carmine Foggia del Liceo Scientifico “Frisi” di Monza, Massimo Gasparini del Liceo Scientifico “Fermi” di Padova e Luca Milanese del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Terracina sono i cinque studenti vincitori del titolo italiano. Parole di incoraggiamento, ma anche di soddisfazione, quelle del Ministro Bianchi: ”Studiare e appassionarsi alla scienza è importante per capire la realtà nella quale viviamo. La fisica, in particolare, ci insegna non solo a studiare i fenomeni naturali, a quantificarli e a trovare relazioni e reciproche interazioni, ma alimenta la nostra curiosità verso il mondo e, dunque, gli altri. Studiare la fisica ci permette di leggere il mondo che ci circonda come un insieme di relazioni: impariamo così ad arricchire il nostro pensiero incrociando diversità”.
Nessuna studentessa tra i vincitori: il gender gap ancora protagonista
Se c'è però un dato che emerge con chiarezza da questo risultato è la scarsa partecipazione delle studentesse, in minoranza rispetto ai colleghi maschi. Stando infatti ai dati raccolti dal Ministero dell'Istruzione, la partecipazione femminile è stata del 36% alla gara di primo livello, del 18% nella gara di secondo livello e, infine, del 6% nella finale. Un quadro che evidenza come il gender gap in ambito di materie STEM sia ancora molto forte, e che conferma in parte i dati 2021 raccolti da Save the Children.Secondo l'ultimo report dell'associazione, che elabora dati ISTAT, le ragazze che scelgono la carriera scientifica sono ancora troppo poche: solo il 16,5% delle giovani si laurea in facoltà scientifiche, contro il 37% dei maschi. Un gap che parte proprio dalla scuola: tra i diplomati nei licei, i ragazzi sono più presenti in quelli scientifici (il 26% di tutti i diplomati rispetto al 19% delle ragazze), mentre solo il 22% delle ragazze si diploma in istituti tecnici, quasi la metà rispetto ai maschi (42%).