
In programma non c’era alcuna assemblea, ma “stanchi di non essere ascoltati dalla nuova dirigente”, gli studenti hanno deciso alla fine di riunirsi in assemblea. Ed è stato proprio durante questa che la maggioranza dei ragazzi ha votato a favore dell’occupazione. Dunque, lezioni sospese in una delle due sedi della scuola di Firenze.
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I motivi dell'occupazione: “Una scuola basata solo su nozioni e valutazioni”
Gli occupanti sembrano fare sul serio: “Andremo avanti a oltranza, finché non si aprirà un tavolo di trattative con la preside”. E poi ancora, riporta ‘La Nazione’: “Non è possibile che la scuola sia esclusivamente basata sulle nozioni e sulle valutazioni. Non c’è alcuno spazio per lo sviluppo reale della persona. E noi vogliamo essere ascoltati. Finché non avremo delle promesse nero su bianco andremo avanti con la nostra protesta”.I problemi, fanno sapere gli studenti, si sarebbero inaspriti soprattutto a partire dal cambio di dirigenza. Come si legge nel comunicato approvato dall’assemblea: “La nuova dirigente si è assentata per tre settimane, non delegando nessuno della vicepresidenza. Così, tra circolari in ritardo, paralisi burocratica e dimissioni di quattro vicepresidi su cinque, la situazione all’interno del liceo è precipitata, tra caos e restrizioni. Un esempio? Ora ci è pure impedita la possibilità di entrare dopo o uscire prima in caso di docenti assenti”.
Inoltre, ciò che più desta la rabbia e la preoccupazione degli studenti è la questione del benessere, messa continuamente in secondo piano. Per gli occupanti, il crescente disagio non è infatti da attribuire alle “fragilità personali”, quanto piuttosto alla struttura stessa del sistema scolastico. “La competizione e la pressione data dalle valutazioni genera in noi un malessere totalizzante”, accusano i ragazzi. Da qui la richiesta: “Vogliamo pertanto che venga imposto un tetto massimo alle valutazioni che riceviamo”. A questo si aggiunge la richiesta di spazi accessibili anche in orario extrascolastico.