
Il 4 marzo è iniziata l'occupazione al Liceo Parini di Milano, noto istituto classico nel cuore della città, con un episodio di tensione: un docente, trovandosi impossibilitato ad accedere alla scuola a causa del blocco organizzato dagli studenti, ha reagito lanciando un'ombrello verso uno degli studenti presenti. L'episodio ha suscitato reazioni miste, ma lo studente coinvolto ha minimizzato l'accaduto affermando di non aver riportato ferite e di aver ricevuto le scuse dal professore.
Parini occupato
L'occupazione è stata motivata da diverse ragioni espresse dagli studenti, tra cui la critica verso il sistema scolastico percepito come troppo competitivo, nonché la solidarietà verso le vittime di recenti episodi di violenza durante manifestazioni studentesche. I ragazzi hanno inoltre espresso dissenso verso le politiche del governo e si schierano contro i conflitti in atto nel mondo, organizzando un'assemblea per discutere queste tematiche.
Il preside: "Gesto di nervosismo"
Il preside dell'istituto, Massimo Nunzio Barrella, ha interpretato l'azione dell'insegnante come un gesto di nervosismo: "Non ho visto niente di quel momento di tensione, devo dire che mi è stato riferito che colui che doveva essere oggetto dell'ombrellata ha sminuito il fatto, dicendo che non è successo niente. Sicuramente si è trattato di un gesto di nervosismo del docente, esasperato perché avvertiva il picchetto come un’ingiustizia".
L'azione del professore "sicuramente non è da incoraggiare - sottolinea Barrella - io stesso non incoraggio la violenza, era un momento di alta tensione per tutti e può essere che il professore abbia perso la pazienza, magari è stato insultato. Quando ci sarà modo approfondirò, ora mi concentro sul vigilare e lascio agli studenti la massima libertà di dibattito".
Rispetto all'accaduto, "se ci sono stati momenti di tensione tra ragazzi e professori mi dispiace - chiosa il preside del Parini - i professori si impegnano tanto e danno tanto, e si sono sentiti un po' traditi". Infatti, si è da poco conclusa una cogestione che si è svolta serenamente qualche settimana fa. "Fortunatamente non ci sono stati feriti, nessuno ha chiamato ambulanze e non c'è stato alcun intervento violento di carabinieri o polizia - conclude -. In questo momento la situazione è sotto controllo e spero che l'occupazione continui in maniera controllata e civile".