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L’emergenza sanitaria da Covid-19 non si è arrestata e così dal Governo è arrivata una nuova strategia per contrastare la diffusione del virus. Con il nuovo DPCM, in vigore da domani 6 novembre, si è pensato di dividere intero territorio nazionale in diverse zone, ciascuna con delle misure da rispettare.

Il mondo scuola continua a subire dei cambiamenti e sono previste precise disposizioni per ciascuna area. Ecco che cosa cambia con il DPCM presentato ieri.

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Come già anticipato nei giorni scorsi, il Governo ha deciso di adottare una nuova strategia per ridurre i casi di contagio da COVID-19. Nella serata di ieri, infatti, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha presentato il nuovo DPCM contenente le nuove disposizioni governative da rispettare. Novità rispetto ai precedenti, è la suddivisione del territorio nazionale in aree a seconda del livello di rischio di contagio. Nello specifico da domani l’Italia sarà idealmente divisa in zona rossa, arancione e gialla. Ecco le nuove misure per il mondo scuola in ciascuna area.

Zona gialla, livello di rischio moderato

In questa zona, salvo singole ordinanze regionali, resteranno aperte la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, dunque degli istituti superiori, avranno accesso solo alla didattica a distanza e non potranno dunque recarsi a scuola. Permane, però, la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità in generale con bisogni educativi speciali. Rispetto ai precedenti DPCM, da domani sarà obbligatorio l’uso della mascherina o di qualsiasi dispositivo di protezione delle vie respiratorie, ad eccezione per i bambini di età inferiore a sei anni o per i soggetti che soffrono di patologie incompatibili con l’uso di tali dispositivi. Come risaputo, sono sospesi i viaggi di istruzione, visite guidate riuscite didattica. Tale zona comprende le seguenti regioni: Abruzzo, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna Toscana, Umbria, Veneto.

Zona arancione, livello di rischio medio

Anche per la zona arancione valgono le stesse misure adottate per la zona gialla: potranno frequentare in presenza solo iscritti alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola media. Gli studenti delle superiori resteranno a casa e seguiranno le lezioni in modalità telematica. Anche in questo caso, ci sono delle eccezioni: si continuerà a garantire l’inclusione scolastica agli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali in presenza. Analogicamente alla zona gialla, restano sospesi i viaggi d’istruzione, le visite guidate di uscite didattiche. Tale zona comprende le seguenti regioni: Puglia e Sicilia.

Zona rossa, livello di rischio alto

In tale zona la didattica a distanza sarà destinata per la scuola secondaria di secondo grado e per le classi di seconda e terza media. Resteranno aperte, dunque, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e le classi di prima media. Anche in questo caso resta la possibilità di svolgere attività in presenza per garantire l’inclusione scolastica agli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali. Tale zona interessa le seguenti regioni: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta.