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Questo riconoscimento è davvero molto importante per la scuola italiana e serve sicuramente a valorizzare la realtà degli istituti tecnici industriali italiani che troppo spesso vengono considerati come delle scuole superiori di serie B rispetto ai licei ma che, in realtà, consentono di entrare facilmente nel mondo del lavoro che continua ad evolversi basandosi sul mondo dell’informatica e della tecnologia.
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Cos’è il Global Teacher Awards?
Il Global Teacher Awards, organizzato dall’Ask Education Awards, ogni anno si occupa di selezionare i migliori docenti provenienti da ben 110 paesi del mondo in base al contributo che hanno dato nel miglioramento della qualità dell’insegnamento. Insegnamento che non va assolutamente inteso come la semplice interazione tra docenti e studenti all’interno delle aule scolastiche ma in senso molto più ampio: dal modo di insegnare al contributo fondamentale dato alla comunità studentesca anche al di fuori delle aule formali.L’insegnante è tale dalla mattina alla sera e così, attraverso questo premio, l’organizzazione indiana Ask Education Award cerca di premiare i migliori docenti per far sì che i loro metodi didattici innovativi possano essere messi a disposizione dell’intera comunità scolastica globale. Al concorso, aperto a tutti i docenti, si partecipa attraverso la segnalazione di colleghi e dirigenti scolastici. Prima di Antonio Curci, l’unico italiano a ricevere questo riconoscimento era stato un altro professore pugliese, Daniele Manni.
Daniele Manni: ecco cos’ha fatto
Il primo italiano a ricevere questo importante riconoscimento è stato Daniele Manni, professore di Informatica presso l’Istituto Galilei Costa Scarambone di Lecce. Daniele è un prof un po’ fuori dagli schemi che oltre all’informatica si occupa di imprenditoria aiutando i suoi studenti a creare start up innovative. Per una di queste, Mabasta, ha anche ottenuto la menzione speciale all'Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards ovvero gli Oscar della scuola.Nello specifico questa start up è stata ideata dai suoi studenti nel 2016 con l’obiettivo di combattere i fenomeni di bullismo e cyberbullismo in classe. Iniziativa che è diventata un vero e proprio modello per molte scuole italiane e che i suoi ragazzi presentarono nel 2017 sul palco dell'Ariston a Sanremo.
Invece, per cosa è stato premiato Antonio Curci?
Il professor Curci nel corso di questi anni non si è limitato a formare futuri informatici ma ha dato vita nel 2007 ad una realtà scolastica che già inizia ad essere imitata da molte scuole superiori italiane, la Radio Panetti. Utilizzando il format radiofonico, Antonio Curci ha notevolmente migliorato la capacità comunicative degli studenti. Questo progetto infatti prevede diverse attività di preparazione in vista del mondo lavorativo come la progettazione e costruzione di format radiofonici originali basati su tematiche connesse sia ai programmi scolastici che alle problematiche più attuali promuovendo l’educazione alla legalità, l’inclusione, il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del territorio.Attraverso la Radio inoltre gli studenti hanno la possibilità di sviluppare non solo le competenze informatiche ma anche quelle relative alla fotografia, alla realizzazione dei video e al successivo montaggio in quanto la radio è anche molto attiva sui social. Radio che tra le altre cose può essere ascoltata anche attraverso delle app realizzate dagli stessi studenti.
Lo strumento radiofonico, così come concepito da Curci, privilegia le relazioni sociali tra gli studenti che vengono inseriti in vere e proprie redazioni con l’obiettivo di creare programmi sempre nuovi e, inoltre, cerca anche di aiutarli nel cambiare il loro approccio con i social che, come si legge sul loro sito, “vanno usati da protagonisti piuttosto che da esibizionisti, come spesso accade alla loro età”. Per il prof barese il premio: “È un segnale di speranza: significa che la scuola non è solo il luogo in cui dobbiamo litigare per gli orari, ma possiamo ancora progettare il nostro futuro”.
Paolo Di Falco