
L’Olimpiade in questione è una competizione internazionale di filosofia per studenti delle scuole medie superiori, organizzata dalla FISP, la Fédération internationale des sociétés de philosophie - International Federation of Philosophical Societies, e sostenuta dall'UNESCO. È stata fondata nel 1993 da un gruppo di insegnanti di filosofia provenienti da Bulgaria, Romania, Polonia, Turchia e Germania. Ed era dal 2002 che uno studente italiano non saliva sul primo gradino del podio.
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Gli studenti italiani più preparati dei coetanei in filosofia
Giulia Pession non è l’unica italiana a ricevere un riconoscimento durante questa edizione delle Olimpiadi di Filosofia, infatti la studentessa liceo XXVI Febbraio di Aosta, è stata premiata insieme a Giovanni d’Antonio, studente del liceo classico e scientifico Torricelli di Somma Vesuviana, che è riuscito ad accaparrarsi l’ambita menzione speciale, secondo riconoscimento internazionale conquistato dal giovane, già due volte vincitore delle Olimpiadi di filosofia nazionali.“L’Italia - spiega Francesca Gambetti, segretario nazionale Società filosofica italiana, interrogata dal Messaggero – è l’unico paese in cui la filosofia è obbligatoria nei percorsi scolastici, vale a dire nei licei quindi per la metà dei ragazzi di scuola superiore. Negli altri Paesi è una materia opzionale, fino ad oggi non abbiamo mai vinto sia perché abbiamo un approccio storico sia perché le prove si fanno in lingua straniera. I nostri studenti si sono preparati quindi anche in inglese e questo è un risultato decisamente importante. Vuol dire che abbiamo recuperato anche su questo punto. Per noi è un’enorme soddisfazione vedere ragazzi di tutto il mondo parlare di pace, inclusione e ascolto delle diversità: questo è l’obiettivo della filosofia”.
I due connazionali che hanno ottenuto questi straordinari riconoscimenti hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza, composta dagli 88 studenti in gara, provenienti da 42 Paesi in tutto il mondo. Le Olimpiadi internazionali di filosofia quest’anno si sono svolte a Lisbona, dal 26 al 29 maggio. Il covid ha colpito anche queste competizioni, e infatti l’ultima edizione in presenza prima della pandemia, quella del 2019, si è svolta a Roma ed è stata la più partecipata in assoluto con 103 studenti da 49 Stati.
“Sono felice e soddisfatta di questo risultato” esulta Giulia Pession
“La sfida della politica e delle democrazie? Trovare il modo migliore per rappresentare tutte le differenze”: è questo il tema attorno al quale, in lingua inglese, Giulia Pession ha costruito il proprio elaborato che l’ha portata a vincere la medaglia d’oro.“Sono felice e soddisfatta di questo risultato – ammette la studentessa raggiunta da La Stampa -. La prova è stata stimolante. Sono partita dalla citazione di Eraclito “Sebbene il logos sia comune, la maggior parte delle persone vive come avesse pensieri propri”. Ho organizzato il mio testo sul fatto che non c’è un logos comune e che le persone pensano in modo diverso perché sono tutte diverse. È la grande sfida che devono affrontare le democrazie”.
La ragazza però non si è potuta godere il momento di gloria perché già tornata in Patria: “Purtroppo la cerimonia di premiazione l’ho vissuta solo online. Ho ricevuto molti complimenti dai miei compagni e dai miei professori tra cui Lucilla Chasseur, l’insegnante di Filosofia, e una bellissima lettera dalla nostra preside”.