
Unico protocollo nazionale in caso di positivi nelle scuole: è su questo che Ministero dell'Istruzione, Ministero della Salute, ISS e CTS sono attualmente al lavoro per cercare di trovare una quadra, fa sapere il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
L'idea sarebbe quella di proporre delle soluzioni standard per tutti i ragazzi, così da ridurre il più possibile i periodi di quarantena degli studenti, al fine di scongiurare il ritorno alla dad, seppur per brevi periodi, e quindi assicurare una continuità alle lezioni in presenza.E dunque la differenza che ora c'è tra vaccinati e non, potrebbe presto venir meno, ma non è l'unica ipotesi in ballo: scopriamo di più su ciò che potrebbe approdare da qui alle prossime settimane all'interno delle scuole, dal modello "aereo" a quello chiamato "ospedale".
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Come funziona la quarantena nelle scuole
Il ritorno in classe di settembre ha portato inevitabilmente a riflettere sulla situazione dei possibili contagi tra compagni di scuola e quindi delle conseguenti quarantene che scattano al primo positivo in aula. Come sappiamo, per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado l'obbligo di green pass è valido solo per il personale scolastico e i professori, non per gli studenti. Per questo motivo, fino a questo momento, la regola generale prevista in caso di contagi tra alunni prevede la messa in quarantena di tutta la classe, con isolamento di 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non immunizzati. Al termine di questo periodo, infine, vige l'obbligo di tampone prima del ritorno in classe.
Presidi e Regioni contro l'attuale periodo di isolamento: servono nuove soluzioni
Tuttavia questa procedura ha destato preoccupazione nei presidi e nelle Regioni che a gran voce hanno richiesto un intervento del Governo. Per dare ascolto alle numerose richieste, il Ministero dell'Istruzione, della Salute, l'ISS e il CTS stanno quindi lavorando in queste ore per cercare la soluzione più congrua per ogni situazione.Servirebbe un piano nazionale, uguale per tutti, che possa mettere d'accordo le diverse anime; seppur con le diversificazioni del caso. Ad esempio andrebbe sdoppiata la procedura tra elementari e superiori, in quanto alle scuole primarie la percentuale di vaccinati è nulla, mentre negli istituti superiori i ragazzi vaccinati sono una buona percentuale. E proprio queste differenze rendono più difficile il lavoro ai tecnici chiamati ad esaminare le richieste delle regioni: e se quindi alcune invocano l'abolizione della quarantena per i vaccinati, altre, invece, individuano la soluzione in una riduzione dei giorni di isolamento, senza differenze tra immunizzati e non.
Piano sulla quarantena a scuola: le diverse ipotesi
Diverse le ipotesi venute fuori nel corso del tavolo tecnico tra ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. Tra le più quotate compaiono:- Riduzione del periodo di quarantena a 7 o 5 giorni per tutti;
- Modello "Aereo": proprio come avviene all'interno delle compagnia aeree, in quarantena andrebbero solo i compagni di banco, le due file dietro, davanti e di lato del positivo.
- Modello "Ospedale": i contatti stretti dello studente positivo, se asintomatici, continuano ad andare a scuola, ma venendo sottoposti a tampone per cinque giorni. Rimane obbligatoria la quarantena fuori dall'orario scolastico e al decimo giorno si sottoporranno a ultimo test molecolare.
- Tamponi a tappeto: estensione dei tamponi per tutti gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, al fine di intercettare eventuali positivi.