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studenti occupano scuole
fonte foto: via La Rete della Conoscenza

Studenti sul piede di guerra contro la repressione violenta usata dalla polizia nei giorni scorsi. La morte del giovane Lorenzo Parelli ha sconvolto l'intera comunità studentesca nazionale che, qualche giorno fa, ha deciso di scendere in piazza a manifestare contro la triste fine del ragazzo, deceduto durante uno stage.

Le immagini delle autorità che manganellavano i ragazzi inermi hanno fatto il giro del mondo. Se dalla politica italiana, però, ancora tutto tace e si attendono risposte da parte della Ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, gli studenti non stanno di certo a guardare. In molte città i ragazzi hanno scelto di occupare nuovamente le scuole e venerdì 4 febbraio scenderanno in piazza per manifestare contro la violenza usata dai militari nei loro confronti.

Polizia violenta sugli studenti: i ragazzi tornano a occupare le scuole

La morte sul lavoro del 18enne Lorenzo Parelli ha scosso le coscienze dei più giovani che hanno deciso di tornare in piazza, venerdì 4 febbraio, per manifestare anche contro la violenta repressione assunta dalla polizia nei loro riguardi, nel corso dei cortei organizzati durante il fine settimana scorso.

Ma non solo: sono tantissimi i giovani che da lunedì, hanno deciso di tornare a occupare i propri istituti scolastici, in memoria di Lorenzo. "Le occupazioni sono anche un’azione in risposta alla forte repressione subita venerdì 28 durante le mobilitazioni contro i PCTO e per riuscire a non far passare la morte di Lorenzo in silenzio" - afferma Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti. "Ci riappropriamo di spazi che dovrebbero già essere nostri per ricostruire la nostra idea di scuola a partire dal distruggere quella corrotta, sporca di sangue che ci avete lasciato".

A Torino, intanto, gli studenti del liceo Gioberti stanno raccogliendo, inoltre, prove e referti per presentare un esposto contro la Polizia che li ha caricati e presi a manganellate durante la protesta.

La rabbia delle associazioni studentesche: nuova manifestazione venerdì 4 febbraio

La morte di Lorenzo non rimarrà impunita e per questo motivo gli studenti, a una settimana dagli scontri in piazza con la Polizia, venerdì 4 febbraio scenderanno nuovamente nelle strade per manifestare contro l'ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei più giovani. "La scuola deve essere un luogo di crescita e relazione non palestra di sfruttamento, precarietà e morte - continua Redolfi - Dopo due anni senza risposte dalle istituzioni, dopo due anni che ci facciamo sentire nelle scuole e nelle strade per cambiare la nostra scuola, non accettiamo che l'unica risposta sia la repressione, ora decidiamo noi!".