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Tornano le proteste: 13 ottobre studenti in piazza articolo

La scuola è ancora lontana (manca più di un mese al primo giorno di scuola), ma gli studenti promettono già battaglia per quello che si preannuncia come l’ennesimo ‘autunno caldo’ sul fronte scolastico.

I prof lamentano stipendi bassi, una scarsa considerazione sociale e si sentono vittime del complicato sistema di assunzione messo in piedi dalla riforma della Buona Scuola. Anche i ragazzi, però, trovano le loro motivazioni: dall’introduzione dei test Invalsi obbligatori per l’esame di Stato, alle difficoltà economiche, alle carenze infrastrutturali, al caro libro.
Il coordinamento nazionale dell’Unione degli Studenti ha quindi annunciato per il 13 ottobre una manifestazione “contro le diseguaglianze e lo sfruttamento per una scuola gratuita e inclusiva”.

Manifestazione studentesca 13 ottobre

"Siamo stanchi di subire le scelte prese dall'alto sull'istruzione e su abiti fondamentali delle nostre vite. L'anno appena trascorso ci consegna un ulteriore attacco alla formazione: l'approvazione delle deleghe della Buona Scuola rappresenta l'ennesimo atto autoritario con cui questo Governo palesa la continuità con l'anno precedente" - dichiara Francesca Picci coordinatrice nazionale dell'Unione degli Studenti. "Non solo contestiamo l'impianto della 107 e ne pretendiamo l'annullamento, vogliamo ripensare la scuola: gratuita, inclusiva, partecipata! La formazione deve essere motore del cambiamento della società, libera dallo sfruttamento in alternanza e dal ricatto della valutazione numerica, per tutti affinché non ci siano disuguaglianze alla base. E' il momento di decidere sui nostri percorsi di studio e sulle nostre vite e lo vogliamo fare a partire dal 13 Ottobre nelle piazze di tutto il Paese.