
La scomparsa durante il tirocinio formativo di un altro studente, Giuseppe Lenoci, a breve distanza da quella di Lorenzo Parelli, ha scatenato nuove proteste e tumulti da parte degli studenti, che nella serata di ieri si sono riversati nelle piazze di tutta Italia.
Da Torino, a Milano, passando per Bari, Pisa, Bologna e convergendo poi a Roma gli studenti hanno fatto sentire la loro voce. L’immediata reazione all’ennesima morte bianca sul posto di lavoro è stata opera dei giovani dell'Opposizione studentesca d'alternativa (Osa), che tramite i social hanno organizzato manifestazioni e sit-in. Ma scopriamo meglio cos’è accaduto nella serata di ieri e come proseguiranno le proteste.
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Studenti di nuovo in piazza contro le morti bianche sul lavoro
"In tutta Italia, blitz di Osa sotto gli Uffici scolastici regionali per richiedere l'abolizione immediata dei Pcto (l'attuale nome dell'alternanza scuola lavoro, ndr) e le dimissioni di Bianchi. A Roma, Osa è con gli studenti del movimento 'la Lupa' al Miur per portare tutta la nostra rabbia sotto i palazzi del governo Draghi". È quanto rendono noto gli studenti di Osa Roma già nella serata di ieri."A questo ennesimo fatto tragico che colpisce la nostra generazione, dopo la morte di Lorenzo neanche un mese fa, la nostra risposta è la lotta.” Ribadiscono con forza i ragazzi.
Ma le proteste di ieri non saranno isolate: “Gli studenti sono pronti a riversarsi nelle strade delle città di tutta Italia il 18 febbraio per la giornata di mobilitazione studentesca nazionale, per portare la rabbia della nostra generazione dopo questa ennesima morte.”
I motivi della mobilitazione non si fermano lì, e i ragazzi inoltre chiedono “l'abolizione immediata dell'alternanza scuola lavoro”, e anche “le dimissioni del ministro Bianchi”, figura che gli studenti identificano come “responsabile della situazione gravissima che stiamo vivendo”.
“Non dimenticheremo e non perdoneremo: è una promessa di lotta", concludono i ragazzi del collettivo Osa.
Manifestazione studentesca il 18 febbraio contro i PCTO
Sebbene né Lorenzo, né Giuseppe sono morti durante le ore di PCTO, ovvero dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, gli studenti ne chiedono comunque l'abolizione in quanto considerati luoghi poco sicuri per la formazione dei ragazzi. Per questo, oltre che per i motivi sopra elencati, saranno nelle piazze italiane il 18 febbraio 2022.Ma non è solo il collettivo Osa che protesterà per questo, anche Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti, subito dopo la notizia della scomparsa di Giuseppe Lenoci ha tenuto a dichiarare che: "La lunga lista di morti sul lavoro causati da un sistema malato, volto solamente al profitto: vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole". Secondo il rappresentante degli studenti, l'alternanza scuola-lavoro e gli stage dovrebbero essere aboliti del tutto, a favore dell'istruzione integrata.