
Nella giornata di ieri un incidente stradale ha strappato la vita a Giuseppe Lenoci, ragazzo di 16 anni. Il sinistro è avvenuto mentre lo studente era impegnato in un tirocinio nell’ambito di un corso professionale di termoidraulica del sistema IeFP (Istruzione e Formazione Professionale). Immediato il collegamento con la prematura scomparsa di Lorenzo Parelli, l’altra morte bianca sul lavoro avvenuta un mese fa in una fabbrica in provincia di Udine, dove stava svolgendo un periodo di stage formativo. "La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione”, queste le parole a caldo pronunciate dal ministro dell’Istruzione Bianchi, non appena appresa la notizia nella serata di ieri.
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Studente morto durante il tirocinio: la dinamica dell’incidente
La tragedia è avvenuta ieri sera nei pressi di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. A differenza di quanto avvenuto a Lorenzo Parelli, Giuseppe Lenoci è rimasto coinvolto in un incidente d’auto.Schianto tremendo e fatale contro un albero che ha ucciso lo stagista senza lasciargli scampo, a causa delle gravissime lesioni riportate. Con lui sul furgoncino, di proprietà della ditta per la quale era impegnato nell’apprendistato, anche il conducente del mezzo, un trentasettenne rimasto ferito nonostante sia stato sbalzato fuori dall'abitacolo, finendo a vari metri di distanza dal furgoncino.
Ora il compito degli inquirenti sarà quello di stabilire la dinamica dell'incidente. Sul luogo sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo senza vita del ragazzo rimasto incastrato tra le lamiere, la polizia locale di Serra de' Conti, i carabinieri e il 118. Il 37enne è stato trasportato all'ospedale di Torrette di Ancona in gravi condizioni, e per ora non sono state diffuse ulteriori notizie riguardanti il suo stato di salute.
“Vicinanza alla famiglia. Bisogna garantire sicurezza sul lavoro per gli studenti”: le parole del Ministro
Giuseppe Lenoci avrebbe compiuto 17 anni ad aprile, il suo sogno era diventare un termoidraulico, riporta RaiNews. Da qui la scelta di iscriversi all''Artigianelli', storico centro di formazione con sede a Fermo, che ha uno stretto rapporto con le aziende della provincia. Tre anni e mille ore, la metà delle quali in stage, corsi organizzati da enti di formazione del territorio e finanziati dalla Regione Marche: Giuseppe sarebbe arrivato al diploma proprio alla fine di questo anno scolastico."Esprimo il mio più profondo dolore e vicinanza alla famiglia". Queste le prime parole espresse dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi dopo aver appreso la notizia della morte del giovane Giuseppe Lenoci. Il Ministro ha poi proseguito: "La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione. Su questo abbiamo già avviato un confronto con il Ministro del Lavoro Orlando e messo a ragionare i nostri tecnici.”
Inoltre Bianchi tiene a far sapere che: “Credo sia urgente ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti a una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro".
"Anche noi abbiamo perso un figlio": l’intervento del direttore del centro professionale
A seguito dell’incidenti è intervenuto anche padre Sante Pessot, il direttore del centro professionale 'Artigianelli' di Fermo, frequentato dalla giovane vittima: "Una disgrazia che ci colpisce profondamente, come comunità e come scuola: abbiamo perso, in questo tragico incidente stradale un figlio anche noi, mentre si stava preparando a svolgere un'attività formativa di stage".Il direttore ha poi aggiunto e spiegato a RaiNews che i ragazzi che lo frequentano "sono impegnati in attività di stage che li accompagnano nel mondo del lavoro, fanno esperienze dirette con aziende con cui collaboriamo da anni. Attività co-progettate con le imprese, nel rispetto delle normative nazionali e regionali, che preparano ad un inserimento graduale e responsabile nel mondo del lavoro, con il supporto dei nostri docenti e tutor".
Infine, anche Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti, ha ricordato che "la lunga lista di morti sul lavoro causati da un sistema malato, volto solamente al profitto: vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata".