
Dopo l'approvazione del ddl Gelmini sull'università gli studenti non si arrendono. Hanno preparato un'altra iniziativa per esprimere la loro ferma decisione a voler costruire un futuro migliore. Precari nello studio come nel lavoro, studenti e lavoratori della Fiom scederanno in piazza oggi 28 gennaio.
Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa della Rete della Conoscenza:
Gli studenti della Rete della Conoscenza aderiscono allo sciopero di domani indetto dalla Fiom-Cgil. "La democrazia in questi ultimi mesi sta assumendo sempre più il valore di un optional" - dichiarano gli studenti della Rete, che sottolineano il legame tra mondo del lavoro e della formazione. "Il confronto è mancato nella scrittura del Ddl Gelmini come in quella dell'accordo per lo stabilimento di Mirafiori. L'unico modo per rispondere agli strappi, alle fughe in avanti, all'autoritarismo è stato rispondere con più forza di quella che si avesse in corpo e molti operai di Mirafiori hanno avuto la forza sovra umana di dire no al taglio dei diritti in cambio di lavoro."
"Il voto della fabbrica torinese - continuano - rappresenta uno spartiacque, perché torna a far parlare di sé una condizione sociale dimenticata, una condizione sociale definita da molti come superata e apparentemente slegata dal mondo dei giovani, dal progresso e dallo sviluppo. Invece, la condizione operaia non è per nulla distante da quella di noi studenti, entrambi viviamo la condizione di una precarietà generalizzata derivante dall'insicurezza e dalla continua ricattabilità." Gli studenti di scuole e università annunciano la loro presenza ai cortei regionali dei metalmeccanici che si terranno in tutta, da Milano a Termini Imerese passando per Torino, Cassino, Pomigliano D'Arco, Melfi, Bari, ecc.
"Domani saranno protagonisti i temi del lavoro, dei saperi e dei beni comuni che hanno attraversato in questi mesi la società italiana,conclude la Rete della Conoscenza. Vogliamo liberare questo paese da un sistema che l'ha portato a un passo del baratro e costruire dal basso un mondo diverso. Il nostro futuro dipende dal coraggio di scegliere l'alternativa, un modello di sviluppo che parta dalla democrazia, dai saperi e dai diritti."
Parteciperai alla protesta?