
Ormai l’alternanza scuola lavoro è un elemento che già da diversi anni ha fatto la sua comparsa all'interno del ciclo di istruzione superiore come una condizione essenziale per integrare la teoria studiata a scuola con la pratica a cui gli studenti possono avvicinarsi a contatto con il mondo del lavoro;
Ma se l’alternanza scuola lavoro, introdotta in quanto ritenuta fondamentale per completare il profilo formativo degli studenti, è favorita dal ministero dell’istruzione che ogni anno provvede a confermarne la centralità nel percorso di studi, la stessa opinione è condivisa anche dagli studenti? A sciogliere tutti i dubbi e a far luce sulle posizioni dei giovani, sono proprio le parole di Giulia Biazzo, la coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti , che lamenta proprio la mancanza di una qualche ‘consultazione delle rappresentanze studentesche’ da parte del ministero che ha confermato le linee guida dell’alternanza scuola-lavoro preparate dal precedente governo, trascurando però l’opinione degli studenti che sono chiamati a svolgerla.
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Alternanza scuola lavoro riconfermata dal nuovo governo
Se con il cambio del governo si era profilata l’ipotesi di un’inversione di rotta rispetto alle precedenti riforme e linee di pensiero, il mantenimento delle linee guida sull'alternanza scuola-lavoro da parte del nuovo ministro dell’istruzione Fioramonti ha eliminato ogni dubbio: l'Unione degli studenti ritiene che l'errore, ancora una volta, è stato quello di ripetere gli stessi passi dei ministri precedenti che non hanno mai ascoltato il parere degli studenti.Operando dunque ‘in perfetta continuità con i governi precedenti’, anche questa volta quello attuale, secondo il pensiero di Giulia Biazzo, ha trascurato la necessità di interagire in un reale e diretto ‘confronto con gli studenti’ , prediligendo invece il mantenimento di un ‘modello di insegnamento schiacciato sulle finalità occupazionali e sulle esperienze delle grandi multinazionali', con la conseguente penalizzazione di 'ogni aspetto relativo al miglioramento della didattica e alla formazione degli studenti’.
La risposta degli studenti e dei sindacati: una mobilitazione nazionale
Se quindi da una parte il nuovo governo appare inamovibile rispetto alle principali linee guida assunte dall’ex ministro della Lega Bussetti, dall’altra insorgono le polemiche degli studenti e dei sindacati che li rappresentano che chiedono un confronto diretto con il ministro Fioramonti per discuterne liberamente.Proprio per questo, l’Unione degli studenti ha organizzato una mobilitazione nazionale che l’8 novembre coinvolgerà nelle principali piazze italiane tutti gli studenti che vorranno partecipare alla protesta contro quella che, in relazione alla riforma sull’alternanza scuola lavoro, è stata considerata dagli organizzatori come una vera e propria'imposizione antidemocratica’, in quanto completamente esente dal parere degli studenti che invece sono chiamati ogni anno a svolgerla in prima persona.