
Sciopero in vista degli studenti universitari e delle scuole superiori, fissato per la mattinata di venerdì 8 novembre. I motivi della protesta annunciati dalle associazioni degli studenti, riguardano da una parte l’insufficienza, se non l’assenza, di soddisfacenti investimenti nell’apparato scolastico di ogni ordine e grado e, dall'altra, l'indifferenza nel risolvere questo problema da parte del Ministero dell’Istruzione.
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Sciopero 8 novembre università: borse di studio, mancano i posti letto
L’ondata del dissenso degli studenti universitari che lamentano l’impossibilità di usufruire di meritate borse di studio, come informa Camilla Guarino, la coordinatrice di Link Coordinamento Universitario, ha già trovato impulso in diverse cittadine italiane.A Palermo, su 2700 idonei solo 743 studenti hanno potuto beneficiare di posti letto nel campus universitario; per questo, in segno di provocazione, gli universitari hanno creato un comitato denominato 'Idonei allo studio’, per sollecitare le istituzioni nell’assegnazione di ulteriori posti letto destinati a tutti gli altri idonei che ne hanno il diritto.
Anche a Bologna e Roma gli universitari lamentano lo stesso problema degli alloggi e delle borse di studio, mentre a Torino hanno organizzato un presidio previsto per oggi 4 novembre, sotto gli uffici della Regione in segno di protesta nei confronti di una delibera regionale che ha decretato il taglio dei fondi destinati alle borse di studio.
Le istanze dello sciopero 8 novembre
Camilla Guarino, portavoce delle istanze rivendicate dagli studenti, sottolinea come la situazione dell’assegnazione delle borse di studio e dei posti letto in Italia sia veramente critica a causa dell'assenza di fondi, situazione questa che ha inevitabili ricadute su migliaia di studenti idonei a usufruirne.Il numero dei beneficiari dei posti letto a cui tuttavia non è stato assegnato l’alloggio, secondo le dichiarazioni della coordinatrice di Link Coordinamento Universitari, si aggira intorno ai 20.000, pari al 57% degli studenti idonei complessivi nel nostro Paese. Questa è certamente una cifra molto significativa che rende comprensibile lo sciopero degli studenti, uniti nella stessa mobilitazione “da Nord a Sud per chiedere borse di studio e alloggi per tutti, di fronte a una situazione non più accettabile”.
La coordinatrice aggiunge inoltre che, oltre a questo, in generale, “le risorse stanziate risultano totalmente insufficienti per garantire i diritti indispensabili per poter studiare serenamente”, e per questo si rende necessario da parte del Governo, un ripensamento generale e massiccio degli investimenti destinati a garantire a tutti il diritto allo studio.
Un soluzione in questa direzione, proposta da Link Coordinamento Universitari, è quella che rappresenta il loro progetto di ‘Università del Futuro’ che, per far fronte a questa emergenza, suggerisce alle istituzioni “l’abolizione della figura dell’idoneo non beneficiario di borsa di studio e posto alloggio, in cui vi sia una politica di riconversione degli immobili in disuso e dei beni confiscati alle mafie per avere un numero di alloggi adeguato all’ammontare degli aventi diritto”.