ImmaFer
Autore
2 min lettura
Ritorno a scuola, studenti in flashmob annunciano lo sciopero nazionale: "Il 15 novembre in piazza" articolo
Foto UDU

L'inizio dell'anno scolastico è alle porte, portando con sè una nuova mobilitazione studentesca per l'attuale situazione scolastica italiana. Scopriamone meglio le ragioni. Un flashmob che è andato in scena lo scorso 6 settembre davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito.


Gli studenti scendono in piazza per rivendicare una scuola migliore

Venerdì 15 novembre, gli studenti italiani sono chiamati in piazza per chiedere maggiori investimenti nel settore dell'istruzione. Questo è quanto annunciato dall'Unione degli Studenti, uno dei principali sindacati studenteschi del Paese, che ha già dato inizio alle proteste con un flashmob e un comunicato che invita alla mobilitazione di massa. 

La scuola al centro

Tommaso Martelli, coordinatore dell'Unione degli Studenti, ha spiegato le motivazioni che spingono gli studenti a manifestare:"La situazione delle scuole è in costante peggioramento. Mentre i governi continuano a destinare fondi alle spese militari e alla guerra, assistiamo a un progressivo disinvestimento nell'istruzione". Secondo il sindacato, è essenziale riportare al centro del dibattito politico la necessità di investire sulla scuola e sul futuro delle nuove generazioni.

Le critiche al modello di scuola attuale

Martelli ha inoltre criticato duramente il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, accusandolo di difendere un sistema scolastico autoritario e competitivo. "Questo modello di scuola crea solo stress e malessere psicologico tra gli studenti", ha proseguito Martelli. Il sindacato studentesco sottolinea i problemi strutturali della scuola italiana, che vanno dalla qualità delle infrastrutture ai costi elevati del materiale didattico, rendendo la situazione insostenibile per molte famiglie.

Una mobilitazione nazionale

La protesta del 15 novembre sarà solo la prima di una serie di mobilitazioni che si susseguiranno nei prossimi mesi nelle piazze di tutto il Paese. L'obiettivo, come affermato dall'Unione degli Studenti, è quello di creare un nuovo modello di scuola che parta dai bisogni degli studenti e che coinvolga maggiormente le comunità scolastiche. "Vogliamo potere significa rivendicare una scuola che sia al servizio degli studenti, non un sistema che li schiacci sotto il peso di politiche inadeguate", ha concluso Martelli.

Con la mobilitazione del 15 novembre, gli studenti intendono mandare un messaggio forte al governo: è tempo di cambiare rotta e di dare priorità al futuro delle nuove generazioni, partendo da un'istruzione di qualità per tutti.

Data pubblicazione 9 Settembre 2024, Ore 13:01
Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta