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manca esperto dei segni a scuola studenti fanno ricorsoAccolti dal Tar della Lombardia tutti i ricorsi portati avanti da otto studenti di diverse scuole milanesi che nel corso dell'ultimo anno non avevano potuto beneficiare dell'aiuto di un assistente esperto in Lingua dei segni.


Una discriminazione evidente per i giudici amministrativi che hanno approvato le richieste dei giovani individuando nella loro difficoltà una violazione dell'articolo 3 della Costituzione che identifica uguali tutti i cittadini.

Mancano i docenti Lis: il Tar accoglie i reclami degli studenti

Gli otto protagonisti della vicenda, affetti da sordità, provengono da varie scuole di Milano e hanno deciso di unirsi per portare avanti la loro battaglia scrivendo direttamente al Tar regionale. Come riportato da MilanoToday, si tratta di giovani che frequentano scuole elementari, medie e superiori e che nel corso dell'anno scolastico hanno incontrato enormi difficoltà durante le lezioni: uno di loro, uno studente maggiorenne del quarto anno di scuola superiore, ha potuto usufruire del proprio assistente esperto in Lis solo per 11 ore alla settimana, su una base totale di 30 ore curriculari.

I giudici hanno quindi accolto le istanze spiegando che uno studente affetto da sordità, se non è affiancato da un esperto in Lis, non può "percepire quanto comunicato dai docenti", e questo rende "inutile la frequenza scolastica" nelle ore in cui la presenza dell'esperto non è garantita. Per il Tar, inoltre, ciò comporta anche la violazione dell'articolo 3 della Costituzione italiana, che si fonda sul principio dell'uguaglianza dei cittadini e sul diritto alla salute e all'istruzione.