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di paolodifalco01
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corso di laurea lingua dei segniLa Sapienza di Roma sarà la prima università italiana a offrire un corso di laurea in lingua dei segni, ad annunciarlo è lo stesso ateneo spiegando che il corso sarà già disponibile a partire dal nuovo anno accademico e che sarà erogato anche "la collaborazione delle più importanti realtà pubbliche e private che si occupano di sordità e lingua dei segni".

Ma, andiamo a vedere come si svolgerà il corso e quali saranno gli obiettivi da raggiungere.

Gli obiettivi del nuovo corso di laurea in lingua dei segni

Dopo l'approvazione dell'Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, alla Sapienza di Roma arriva a partire da questo nuovo anno accademico il corso di laurea triennale professionalizzante in Comunicazione e interpretariato in Lingua dei segni Lis e List.
Come ha spiegato la rettrice Antonella Polimeni al Sole 24 Ore:"Per la nostra università è un motivo di grande orgoglio essere riusciti a costruire per primi questo nuovo percorso di laurea."

"Gli iscritti acquisiranno specifiche competenze sia teoriche sia applicate che permettono di operare, in maniera critica e consapevole, nei vari ambiti della mediazione linguistica e culturale con la comunità segnante costituita da persone sorde e udenti e da persone con disabilità e comorbilità". Infatti attraverso l'istituzione di questo nuovo corso di laurea, come viene sottolineato in una nota dell'università, "la Sapienza rafforza e conferma l'impegno volto a costruire un ateneo sempre più inclusivo e accessibile. Non solo tramite l'abbattimento delle barriere, ma anche formando professioniste e professionisti di alto profilo a servizio del Paese".

In cosa consisterà il nuovo corso

Il nuovo corso che sarà incardinato presso il Dipartimento di Lettere e culture moderne avrà quindi il fine di fornire ai laureati le competenze linguistiche e metodologiche in modo da consentire la traduzione della lingua dei segni all'italiano e viceversa. In particolar modo, a livello teorico, saranno erogati corsi mirati a fornire una conoscenza della linguistica delle lingue parlate e segnate, della semiotica e della filosofia del linguaggio, della legislazione relativa alla disabilità; degli aspetti psicologici, antropologici delle teorie e tecniche della traduzione.

A livello pratico, invece, oltre all'apprendimento della Lis e della lingua dei segni tattile, durante il secondo e il terzo anno si attiveranno attività di stage e tirocini per un totale di 48 crediti formativi universitari. Una volta finito il corso, i laureati potranno esercitare la professione di interprete, consulente per servizi linguistici e di comunicazione, accompagnatore turistico o guida turistica in Lis.

Paolo Di Falco