
La tragedia di Lee Min-so ha scatenato l’ira dei docenti, che esasperati e spaventati dalle pressioni e dalle minacce dei genitori hanno riconosciuto nella ventitreenne una collega in difficoltà, stanca di subire la collera altrui.
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Il lavoro dei sogni di Lee Min-so
Da poco più di un anno Lee Min-so era riuscita a coronare il sogno che aveva coltivato sin da giovanissima: lavorare con i bambini e diventare un’insegnante, proprio come lo era stata sua madre prima di lei. Il nuovo impiego però non si è rivelato il lavoro dei sogni. Il confronto con i genitori dei bambini ha spaventato Lee sin da subito e la situazione era destinata solo a peggiorare. Durante il suo breve periodo di insegnamento, uno degli studenti di Lee è rimasto ferito dopo che un compagno l’ha colpito con una matita appuntita. A quel punto il clima a scuola è diventato insostenibile.
Le confessioni sui diari
La BBC riporta come, dopo la morte di Lee Min-so, il cugino, Park Du-yong, si sia occupato degli effetti personali della defunta, facendo una tragica scoperta. Tra le carte lasciate dall’insegnante sono stati ritrovati i suoi diari, all’interno dei quali sono scritte nero su bianco le preoccupazioni che la angosciavano. Il 5 giugno scorso, Lee descriveva le sensazioni provate entrando in classe: “Sento una stretta al petto. Sento la sensazione di star per cadere da qualche parte. Non so nemmeno dove sono.” Ancora, il 3 luglio, dopo una giornata estenuante la docente confessava il desiderio di voler “Lasciare andare tutto”. Due settimane dopo si è tolta la vita. Secondo la sua famiglia, dal giorno dell’incidente che ha coinvolto due dei suoi studenti, Lee sarebbe stata accusata e tormentata costantemente dai genitori, che l'avrebbero bombardata di chiamate e di messaggi a qualsiasi ora del giorno con l'accusa di non aver fatto abbastanza per impedire che il figlio subisse episodi di bullismo.
La protesta degli insegnanti
A Seul, e in tutta la Corea del Sud, decine di migliaia di insegnanti, soprattutto della scuola primaria, stanno protestando per avere maggiori tutele. Nel mirino dei docenti una legge per il benessere dei minori, approvata nel 2014 e che prevede la sospensione per gli insegnanti accusati di abusi sugli studenti. Gli insegnanti reclamano una grossa difficoltà nel gestire le classi, in quanto la paura di intervenire non consente loro, che svolgono un ruolo fondamentale nell’educazione delle nuove generazioni, di condurre il loro lavoro in un clima sereno e tranquillo. Basterebbe, infatti, rimproverare un alunno per essere accusati di "abuso emotivo" e subire una denuncia o perdere il lavoro. Il triste gesto di Lee Min-so è stato un campanello d’allarme, l’ultima goccia che ha causato il dilagare delle proteste degli insegnanti, che non sono più disposti a sopportare soprusi e a vivere nel terrore.Sembra che l'ondata di proteste abbia convinto il governo a pubblicare nuove linee guida secondo cui i genitori dovranno concordare in anticipo con gli insegnanti gli incontri, e questi ultimi potranno rifiutare quelli fuori dall'orario di lavoro.