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Ragazza costretta a iscriversi alla scuola privata per carenza di postiDopo un primo periodo tra i banchi di un liceo classico, la ragazza ha espresso la sua volontà di cambiare indirizzo. La madre si è allora rimboccata le maniche e ha contattato un gran numero di istituti per accontentare la figlia.
Ma tra Roma e dintorni, le scuole danno tutte la stessa risposta: non c’è posto.

La soluzione avanzata dall’Ufficio scolastico regionale è un liceo a 40 chilometri di distanza. Da qui l’unica via percorribile: la scuola privata, che però pesa economicamente sul bilancio familiare. La storia è stata raccontata dalla madre dell’alunna, che a inizio agosto ha mandato una lettera a ‘La Repubblica’ in merito alla vicenda.

Liceo delle scienze umane: nessun posto a Roma e dintorni

La ragazza si era iscritta al liceo classico di sua sponte, ma a quanto pare aveva preso un granchio. Dopo il periodo iniziale, si è infatti accorta che non era quella la sua strada. La ragazza ha quindi riferito alla madre di voler cambiare indirizzo: scienze umane la sua scelta. Quando il genitore si è attivato per accontentarla, non si aspettava certo una situazione simile. “Ho contattato diverse scuole per richiedere il passaggio in corso d’anno, ma nessuna lo ha accettato e alla fine l’ho segnata a una privata, ha scritto la madre a ‘La Repubblica’. Una decisione “non senza sacrifici, visto che sono una semplice impiegata”.

Ma gli ostacoli non finiscono qui. A seguito della promozione, la madre riparte con “il giro di mail per richiedere l’iscrizione al secondo anno”. A quanto pare, però, a Roma e dintorni non c’è nessun posto disponibile, come fanno sapere le scuole tramite mail, “dal Bruno al Carducci, fino a Montessori, Machiavelli, Margherita di Savoia, Caetani, Colonna”. E un po’ più fuori? Niente. Nemmeno “a Monterotondo, Tivoli e Guidonia c’è posto”.

L’unico posto a 40 chilometri di distanza, la madre: “Dov’è il diritto allo studio?”

L’Ufficio scolastico regionale, dopo aver preso visione della situazione raccontata dalla madre, si offre di unirsi alla ricerca di un posto. Una ricerca che alla fine si è dimostrata un buco nell’acqua: pochi giorni fa, a ormai pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, arriva la brutta notizia: l’unico posto disponibile si trova al liceo Montale, in via Bravetta. Perché brutta notizia? Semplice, perché il liceo si trova a circa 40 chilometri da casa. Una distanza decisamente eccessiva per essere colmata quotidianamente: richiederebbe infatti non meno di 4 ore all’andata e altrettante ore al ritorno, se tutto va bene. Ecco perché la madre ha rifiutato trovandosi, di fatto, di fronte a un’unica via: Sono obbligata a iscrivere mia figlia a una scuola privata, perché non ho intenzione di farle cambiare percorso di studi: il 6 avrò appuntamento in quella più economica che ho trovato in città”. Queste le parole della donna che, come riportato da ‘La Repubblica’, si chiede: Dov’è il diritto allo studio?.