
La soluzione avanzata dall’Ufficio scolastico regionale è un liceo a 40 chilometri di distanza. Da qui l’unica via percorribile: la scuola privata, che però pesa economicamente sul bilancio familiare. La storia è stata raccontata dalla madre dell’alunna, che a inizio agosto ha mandato una lettera a ‘La Repubblica’ in merito alla vicenda.
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Liceo delle scienze umane: nessun posto a Roma e dintorni
La ragazza si era iscritta al liceo classico di sua sponte, ma a quanto pare aveva preso un granchio. Dopo il periodo iniziale, si è infatti accorta che non era quella la sua strada. La ragazza ha quindi riferito alla madre di voler cambiare indirizzo: scienze umane la sua scelta. Quando il genitore si è attivato per accontentarla, non si aspettava certo una situazione simile. “Ho contattato diverse scuole per richiedere il passaggio in corso d’anno, ma nessuna lo ha accettato e alla fine l’ho segnata a una privata”, ha scritto la madre a ‘La Repubblica’. Una decisione “non senza sacrifici, visto che sono una semplice impiegata”.Ma gli ostacoli non finiscono qui. A seguito della promozione, la madre riparte con “il giro di mail per richiedere l’iscrizione al secondo anno”. A quanto pare, però, a Roma e dintorni non c’è nessun posto disponibile, come fanno sapere le scuole tramite mail, “dal Bruno al Carducci, fino a Montessori, Machiavelli, Margherita di Savoia, Caetani, Colonna”. E un po’ più fuori? Niente. Nemmeno “a Monterotondo, Tivoli e Guidonia c’è posto”.