
Scompare la denominazione “docente esperto”, modificata in “docente stabilmente incentivato”; ma non solo, con il DL Aiuti Bis vengono sbloccati dei fondi speciali destinati all'efficientamento energetico delle strutture scolastiche nonché al sostegno delle famiglie in difficoltà. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per la scuola con il nuovo decreto.
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Chi è il docente “stabilmente incentivato”
Le modifiche apportate al testo della legge eliminano la figura del “docente esperto”, per cui rimarranno però incentivi economici. L’articolo 38 del Decreto Aiuti Bis prevede infatti per gli insegnanti di ruolo forme di premialità e progressione di carriera, legati al positivo superamento dei percorsi formativi. In parole semplici si tratta di un sistema di progressione di carriera, che passa per un meccanismo di ”stabile incentivazione”, con l'erogazione di un ”elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento del trattamento stipendiale in godimento”.Ma cosa deve fare il docente per ottenere questo trattamento? Il meccanismo dà diritto al docente ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro – in aggiunta allo stipendio – qualora abbia conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi. Il Ministero dell'Istruzione, sentito il parere del Ministro dell'Economia e delle Finanze e dei sindacati di categoria, stabilisce le modalità con cui il beneficio economico viene assegnato.
DL Aiuti Bis, 32 milioni di euro per servizi e dispositivi di protezione anti-Covid
Il DL Aiuti Bis prevede poi un incremento di ben 32 milioni di euro per il 2022 del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. I fondi – ripartiti tra le scuole statali – possono essere utilizzati per l'acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica nonché per servizi di lavanderia e di rimozione e smaltimento di rifiuti. Per contrastare poi il Covid19, e poter proseguire sulla strada della “normalità” negli ambienti scolastici – parte dei fondi possono essere destinati all'acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti.