4' di lettura 4' di lettura
dl aiuti bisCon 178 sì, 13 astenuti e nessun contrario il Senato dà il via libera al Decreto Aiuti Bis. La legge, varata dal Governo Draghi per arginare il caro-energia, e quindi di riflesso il caro-bollette, contiene al suo interno diverse misure che vanno ad impattare in maniera importante anche sulla scuola.


Scompare la denominazione “docente esperto”, modificata in “docente stabilmente incentivato”; ma non solo, con il DL Aiuti Bis vengono sbloccati dei fondi speciali destinati all'efficientamento energetico delle strutture scolastiche nonché al sostegno delle famiglie in difficoltà. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per la scuola con il nuovo decreto.

Chi è il docente “stabilmente incentivato”

Le modifiche apportate al testo della legge eliminano la figura del “docente esperto”, per cui rimarranno però incentivi economici. L’articolo 38 del Decreto Aiuti Bis prevede infatti per gli insegnanti di ruolo forme di premialità e progressione di carriera, legati al positivo superamento dei percorsi formativi. In parole semplici si tratta di un sistema di progressione di carriera, che passa per un meccanismo di ”stabile incentivazione”, con l'erogazione di un ”elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento del trattamento stipendiale in godimento”.

Ma cosa deve fare il docente per ottenere questo trattamento? Il meccanismo dà diritto al docente ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro – in aggiunta allo stipendio – qualora abbia conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi. Il Ministero dell'Istruzione, sentito il parere del Ministro dell'Economia e delle Finanze e dei sindacati di categoria, stabilisce le modalità con cui il beneficio economico viene assegnato.

DL Aiuti Bis, 32 milioni di euro per servizi e dispositivi di protezione anti-Covid

Il DL Aiuti Bis prevede poi un incremento di ben 32 milioni di euro per il 2022 del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. I fondi – ripartiti tra le scuole statali – possono essere utilizzati per l'acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica nonché per servizi di lavanderia e di rimozione e smaltimento di rifiuti. Per contrastare poi il Covid19, e poter proseguire sulla strada della “normalità” negli ambienti scolastici – parte dei fondi possono essere destinati all'acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti.

Sostegno alle famiglie per il trasporto pubblico

Per supportare le famiglie e contrastare il rincaro dei prezzi dell'energia, in particolare i costi legati al trasporto pubblico, è stato incrementato da 79 a 180 milioni di euro il fondo istituito presso il Ministero del lavoro volto ad erogare un buono da utilizzare per l’acquisto - fino al 31 dicembre 2022 - di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.