
Non in tutta la regione le lezioni riprenderanno prima di Pasqua. Alcuni sindaci hanno infatti firmato ordinanze che contrastano la disposizione di Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio ha disposto la riapertura di asili, elementari e medie già dal 30 marzo secondo l'attuale regolamentazione per la zona arancione, ma considerato che ogni sindaco ha l’autorità di emanare ordinanze locali in materia di sanità e igiene, diversi sono i comuni che hanno deciso che gli studenti torneranno in presenza il 7 aprile.
Per quanto riguarda la città di Roma, Virginia Raggi non si è espressa, quindi al momento a Roma si rientra oggi.
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Scuole chiuse in diversi comuni del Lazio nonostante la zona arancione
Nonostante la regione Lazio sia diventata arancione nella giornata di oggi, martedì 30 marzo 2021, sono molti i comuni che hanno deciso di non far tornare gli alunni in classe, ma di rimandare il rientro sui banchi a dopo Pasqua. Ma non sono solo i sindaci a non voler riaprire le scuole, infatti sono molti anche gli insegnanti che decidono di disertare i due giorni di scuola prima delle vacanze di Pasqua. "Le scuole stanno facendo fatica ad organizzarsi - spiega la vicepresidente dell’AssoPresidi Cristina Costarelli al Messaggero - Molti docenti sono fuori Regione, altri sono coinvolti nella vaccinazione: si riaprirà con un personale ridotto". "Che ci sarebbero state delle defezioni me lo aspettavo", commenta anche la preside dell’Istituto comprensivo Artemisia Gentileschi dove i docenti che non si presenteranno saranno 20. "Spero che il numero oggi non aumenti - prosegue - Saremo costretti ad adottare soluzione creative, andrò sicuramente anch’io in classe e per fortuna alcuni docenti mi hanno dato già la disponibilità a un doppio orario ma capisce che questo non va bene perché c’è un paradosso: se le scuole fossero rimaste chiuse, la didattica sarebbe andata avanti, anche se a distanza. Non dico che sarebbe stato un bene perché tutti noi vogliamo la scuola in presenza ma in questo modo non riusciremo a garantire la normale didattica". Nella capitale, secondo quanto riportato dal Messaggero, in queste ore ci sarebbero una media tra le 15 e 22 defezioni di insegnanti per plesso scolastico. Numeri altissimi che, si spera e si auspica, possano scendere una volta scavallato lo scoglio del weekend di Pasqua.
A Sora scuole chiuse
Il Sindaco di Sora, Roberto De Donatis, con l'ordinanza del 29/03/2021 ha disposto: la sospensione delle attività didattiche in presenza delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di Istruzione Scolastica del Comune di Sora, nei giorni 30 e 31 marzo 2021. Inoltre saranno chiusi anche gli asili nido del territorio comunale, dal 30 marzo al 6 aprile 2021. È però confermata la Didattica a distanza come da disposizioni vigenti. Ovviamente restano ferme le usuali deroghe per le attività laboratoriali e quelle occorrenti per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Anagni non apre le scuole
Come riportato dal quotidiano LaProvincia.it, il Sindaco di Anagni, Daniele Natalia, ha emanato l’Ordinanza con la quale viene sospesa, per i giorni 30 e 31 marzo, l’attività didattica in presenza di tutte le scuole statali e paritarie dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado aventi sede nel territorio comunale di Anagni, compreso l’asilo nido comunale. Le attività didattiche proseguiranno a distanza.
Alatri non riapre le scuole
Anche ad Alatri il sindaco ha deciso di emanare un'ordinanza per stabilire la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nei giorni 30 e 31 marzo 2021.
Non riaprono le scuole a Fiuggi
Anche il sindaco di Fiuggi ha deciso, tramite apposita ordinanza, di non riaprire le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie, asili nido compresi, nei giorni 30 e 31 marzo 2021.
Ladispoli rimanda la riapertura delle scuole
A Ladispoli il sindaco in un comunicato stampa, seppur si dice favorevole al rientro in classe dei ragazzi, stabilisce che, "viste le circostanze, e considerando che la riapertura sarebbe limitata a soli due giorni della settimana, reputo più prudente attendere qualche giorno in più, per poi riprendere le lezioni in presenza direttamente dal 7 aprile".
Rieti resta chiusa
Il sindaco Antonio Cicchetti ha dichiarato di aver preso la decisione di chiudere tutte le scuole, compresi i nidi e le scuole dell’infanzia, considerando che riaprirle per soli 2 giorni: “esporrebbe la popolazione al rischio di contagio proprio nel periodo di maggior diffusione di nuove varianti che risultano essere più aggressive sulla popolazione giovanile". L’ordinanza verrà firmata a breve.
Santa Marinella: c’è l’ordinanza
Pietro Tidei, sindaco di Santa Marinella, si rivolge a quelli che sostengono che la curva sia in discesa, facendo presente che poco più di un mese fa, ossia il 25 febbraio, in città c’erano 19 positivi mentre oggi se ne contano 65. “Chiedo scusa” dichiara, “ma la salute è più importante di ogni cosa”. Quindi anche lui firma un’ordinanza che dispone altri 2 giorni di chiusura. Il 30 e 31 marzo si resta ancora a casa secondo ordinanza.
A Frosinone è sconsigliato
Per Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, la riapertura per solo 2 giorni è inopportuna, per questo si premura di sconsigliare caldamente alle famiglie di mandare i figli a scuola, come si legge in questa comunicazione: "Il buon senso e la ragionevolezza ci inducono a sostenere che, per due giorni, non cambia certo il livello di preparazione dei nostri ragazzi ma, forse, diamo maggiore sicurezza ai nonni, alle famiglie e alle persone più fragili, in attesa dell’incremento delle dosi vaccinali." Per assentarsi sarà sufficiente una giustificazione.